Elena ha scoperto la passione per la moda all’età di sei anni, partecipando al suo primo concorso di bellezza. Da quel momento, l’interesse per questo mondo è cresciuto fino a trasformarsi in un’autentica vocazione. Negli anni ha imparato a leggere la moda non solo come forma estetica, ma come un linguaggio universale capace di raccontare identità, culture ed emozioni. Affascinata dalle tendenze, dai grandi stilisti e dall’evoluzione dei costumi, ha coltivato uno sguardo attento e curioso, trovando ispirazione continua in ciò che la circonda. Per Elena, la moda è un’arte viva, in costante trasformazione, uno spazio espressivo attraverso cui comunicare sé stessa in modo autentico. Nel tempo ha colto numerose opportunità professionali che le hanno permesso di sfilare per stilisti affermati, entrando in contatto diretto con la raffinatezza e la complessità di ogni creazione. Ha partecipato a vari concorsi di bellezza che le hanno offerto momenti di crescita e confronto, tra cui l’esperienza significativa di The Look of the Year, dove ha superato le selezioni nazionali. Essere parte di questo progetto, guidata dal direttore Mario D’Ovidio, ha rappresentato per lei un traguardo emozionante e un forte stimolo per il futuro. Accanto al suo percorso nella moda, ha coltivato anche la passione per il cinema. Per quattro anni ha frequentato un’accademia a Torregrotta, approfondendo aspetti come la recitazione teatrale, la dizione e la cinematografia. Questo percorso formativo l’ha arricchita sotto ogni aspetto. Successivamente ha partecipato come figurante al film Dramma Popolare, prodotto da People Production e girato a Messina. L’esperienza sul set le ha permesso di vivere in prima persona la dimensione intensa e coinvolgente della produzione cinematografica, rafforzando il legame con un mondo che la affascina profondamente.
In che momento hai capito che la moda poteva diventare qualcosa di più di una semplice passione?
Ho compreso che la moda poteva diventare qualcosa di più di una semplice passione nel momento in cui ho realizzato che, attraverso di essa, riuscivo ad esprimere parti di me che le parole non potevano descrivere. Non era più solo un interesse estetico, ma un linguaggio, una forma di narrazione personale e culturale. Un modo per raccontare storie, suscitare emozioni, influenzare il modo in cui il mondo mi vedeva e, soprattutto, il modo in cui io sceglievo di presentarmi al mondo. In quel momento, la moda ha smesso di essere un semplice piacere e si è trasformata in una passione.
Cosa ti affascina di più del processo creativo che c’è dietro una sfilata o una collezione?
Ciò che mi affascina di più del processo creativo dietro una sfilata è la capacità di trasformare il tutto in un’esperienza completa, dove ogni dettaglio, dalla musica alla scenografia, dai vestiti , alla passerella contribuisce a raccontare una visione unica.
Come vivi l’equilibrio tra espressione personale e interpretazione dei desideri degli stilisti?
Per me significa armonizzare la propria identità con la visione creativa altrui, creando un dialogo che arricchisce entrambe le parti. dove ogni scelta stilistica diventa un atto di creazione che valorizza tanto l’autenticità personale quanto l’ispirazione proposta. Chi indossa un abito, non è solo un corpo che lo porta, ma diventa il tramite attraverso cui quel messaggio prende vita, si anima, e incontra il pubblico.
Cosa ti ha insegnato l’esperienza di The Look of the Year, sia a livello umano che professionale?
L’esperienza di The look of the year mi ha insegnato, a livello umano, il valore della determinazione, dell’ascolto e della condivisione, in un contesto dove il confronto con persone provenienti da realtà diverse diventa un’ottima occasione di crescita e arricchimento reciproco. A livello professionale, mi ha permesso di comprendere l’importanza, della cura dei dettagli e di trasmettere emozioni attraverso la propria presenza, elementi fondamentali.
Come riesci a mantenere autentico il tuo stile in un settore in continua trasformazione?
Riesco a mantenere autentico il mio stile rimanendo fedele ai miei valori e alla mia visione estetica, e ai miei gusti personali pur accogliendo con curiosità i cambiamenti del settore, trovando un equilibrio tra coerenza interiore e adattabilità.
Che emozioni hai provato la prima volta che sei entrata in un set cinematografico?
La prima volta che sono entrata in un set cinematografico ho provato un’emozione intensa, un misto di emozioni in realtà, ogni dettaglio, ogni scena, ogni silenzio raccontava una storia, e sentirmi parte di quella magia mi ha fatto percepire quanto potere abbia l’arte di trasformare la realtà in qualcosa di unico e vero.
In che modo l’esperienza teatrale ha influenzato il tuo modo di stare in passerella o davanti alla macchina da presa?
L’esperienza in generale posso dire che ha affinato la mia consapevolezza del corpo e della presenza scenica, insegnandomi a comunicare anche attraverso il silenzio e il movimento. Questo mi ha permesso di vivere la passerella e la macchina da presa non solo come spazi estetici, ma con una tranquillità e una consapevolezza maggiore di me stessa che ho acquisito sempre di più nel tempo.
C’è un sogno legato al mondo del cinema o della moda che tieni ancora nel cassetto?
Un mio grandissimo sogno nel cassetto sarebbe quello di riuscire a emergere in entrambi i mondi, sia della moda che del cinema, distinguendomi per la mia arte e per l’autenticità di ciò che esprimo. Pur non nutrendo ancora delle aspettative immediate, il mio desiderio è di essere conosciuta e scoperta per il valore del mio impegno e della mia creatività, cercando di creare un legame profondo con chi apprezza e riconosce il mio percorso.
Quale messaggio vorresti trasmettere a chi ti osserva sfilare o ti segue nei tuoi progetti?
Il messaggio che desidero trasmettere a chi mi osserva sfilare o mi segue nei miei progetti è che ogni passo che compio è il frutto di passione, dedizione e del supporto incondizionato della mia famiglia. Ogni conquista, ogni sfida affrontata, è anche un tributo a chi mi ha insegnato l’importanza di restare me stessa e di lottare per ciò che si vuole veramente, perseguendo i propri sogni con cuore e determinazione.
foto di antonio malfitano e fabio calabro





