MICHELE CONDRO’

Dopo la Maturità d’arte applicata si laurea in Scienze dei Beni Culturali, curriculum di Beni Storico-artistici all’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro, discutendo una tesi in Storia dell’arte contemporanea sul tema Il periodo divisionista di Giacomo Balla e Umberto Boccioni, relatore la prof.ssa Christine Farese Sperken. Pittore decoratore e arte terapeuta si occupa anche di illustrazione, fotografia e restauro. Costante il suo impegno sociale e ambientale attraverso l’uso e la diffusione del riciclo creativo nei vari corsi che organizza. Negli ultimi anni si è molto dedicato alla ricerca del benessere attraverso l’arte terapia rivolta alle persone disabili. Nel periodo natalizio organizza una lotteria che ha come premi dei suoi quadri e trasforma l’intero ricavato in beni di prima necessità per i senza tetto della città di Bari. Negli ultimi anni si è molto dedicato al recupero e all’ampliamento delle decorazioni di case e masserie del territorio barese. Vanta numerose esposizioni personali e collettive a livello nazionale, nelle quali ha collezionato vari premi e riconoscimenti. Vince i primi concorsi all’ età di quindici anni nel nord dell’Italia. Autore di illustrazioni e copertine di numerosi libri in Italia e all’estero. Suoi dipinti sono inoltre diventati copertine di diversi cd musicali. Sempre sua la locandina del cortometraggio Tre cucchiaini di zucchero di Andrea Giordano. Le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche sia nazionali che internazionali: il Museo Diocesano di Bari, il comune di Bitritto, il comune di Saint-Nicolas-le-port in Francia. Nelle collezioni private: On. Rita Borsellino, Francesco De Gregori e Maurizio Vandelli. Inoltre, la pittura en plein air ha fatto sì che suoi acquerelli entrassero a far parte di collezioni private di tutto il mondo. Organizza eventi culturali con particolare attenzione alle arti visive. Direttore artistico di importanti ed itineranti collettive. Componente di giuria di alcuni concorsi di pittura. Autore di testi critici e di presentazione delle Mostre di altri artisti. Insegna discipline artistiche, in vari contesti, soprattutto con bambini e disabili, trasmettendo sensibilità verso le tematiche ambientali attraverso il riciclo creativo.

Qual è stata la scintilla che ti ha portato a dedicarti al Divisionismo di Balla e Boccioni durante la tua tesi di laurea?

Indubbiamente mi affascinava la tecnica. La scomposizione del colore per catturare la luce mi incanta ancora. Poi il divisionismo italiano a differenza di quello francese, trattava temi sociali. Ho sempre ammirato il coraggio di questi artisti che davano dignità “agli ultimi” che di pittorico e pittoresco avevano ben poco. Sfidavano il mercato senza timore.    

Sei un artista poliedrico: pittore, decoratore, fotografo e restauratore. Quale di queste discipline senti più vicina e perché?

La pittura. Sono figlio di pittore e quando ero piccolo mio padre dipingeva nella mia stanzetta fino a notte fonda. Anche d’inverno dormivo con la finestra aperta e la trementina nei polmoni. Avrei potuto anche odiarla però.

L’arte terapia per persone disabili è una missione importante. Qual è stata l’esperienza più significativa che hai vissuto in questo ambito?

Ogni giorno si vivono esperienze importanti con l’arte terapia. Ogni sorriso, ogni grazie che ricevo per me è una vittoria.

Il riciclo creativo è un tema centrale del tuo lavoro. Come riesci a coniugare sensibilizzazione ambientale e arte nei tuoi corsi?

Cerco di sensibilizzare soprattutto i bambini. La parte giocosa è fondamentale. Se li diverti ti seguono.

La lotteria natalizia per aiutare i senzatetto è un’iniziativa lodevole. Cosa ti ha ispirato a iniziare questa tradizione?

Il pensiero che senzatetto non lo si nasce. Può capitare a chiunque, anche a me. Molte delle persone che ho conosciuto prima di finire per strada avevano un’ottima posizione sociale ed economica. Poi è successo qualcosa e se in quei momenti non sei lucido si sprofonda facilmente. 

Hai decorato case e masserie nel territorio barese. C’è un progetto decorativo che ti ha particolarmente emozionato?

La volta della masseria dove poi ho celebrato il mio matrimonio sicuramente mi ha emozionato, ma in reltà ogni lavoro è una sfida.

Sei autore di copertine per libri, CD musicali e locandine cinematografiche. Qual è il progetto di illustrazione che ti ha dato più soddisfazione?

Ho realizzato moltissime copertine e illustrazioni ma le gioie più grandi arrivano quando una tua opera ispira un’altro artista a realizzare una poesia o un’altra opera in generale. Spesso mi succede e l’aver creato bellezza che ispira altra bellezza ti da davvero la sensazione di poter salvare il mondo. 

Le tue opere sono in collezioni pubbliche e private importanti. Come ti fa sentire sapere che il tuo lavoro è così apprezzato?

Pare che uno degli ingredienti che compone i grandi artisti sia il narcisismo. Io onestamente credo di esserlo così poco che non credo di aver il fisico per reggere la vita del grande artista e quindi forse non lo sarò mai. Certo gli apprezzamenti fanno sentire bene anche me ma preferisco non sentirmi realizzato mai.

La pittura en plein air è una pratica affascinante. C’è un luogo che ti ha ispirato particolarmente durante una sessione all’aperto?

Più di uno. Sicuramente il Castel del monte in Puglia è uno di questi.

Organizzi eventi culturali con una particolare attenzione alle arti visive. Qual è l’evento che ricordi con maggiore orgoglio e perché?

Una mia personale nel Castello svevo di Termoli la ricordo con molto piacere. In certi momenti bisognava contingentare le entrate per quanta gente c’era. 

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in mente nuove iniziative artistiche o sociali?

Negli ultimi tempi mi sto impegnando molto sul sociale cercando di unire l’arte alla disabilità. Il mio impegno in questa direzione è diventato costante. I primi di Dicembre partirà la quarta edizione della lotteria in favore dei senzatetto. Tre miei quadretti in palio e il ricavato viene totalmente dedicato ai beni di prima necessità verso queste fragili e brave persone. Mi occupo di tutto io con la preziosissima collaborazione di mia moglie, di molti amici e soprattutto della mia bambina che mi incoraggia a fare sempre di più. Lei è il mio vero motore!

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