SELENE COCCATO

SELENE COCCATO

Nata in Liguria nel 1980, Selene Coccato è una scrittrice, sceneggiatrice e content creator con un profondo amore per la cultura, i viaggi e la gastronomia. Ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, dimostrando una sensibilità artistica poliedrica. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha affinato le sue competenze in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, sviluppando una narrazione coinvolgente e strutturata. Il suo impegno culturale si estende anche all’organizzazione di eventi artistici, in qualità di presidente dell’associazione culturale “Gruppo Artistico Le Café des Artistes”, attraverso cui promuove arte e letteratura. Ex agente di viaggio, nel 2018 ha trasformato la sua passione per il cibo e l’esplorazione nel blog GialloZafferano ViaggiandoMangiando, dove racconta esperienze culinarie attraverso viaggi e tradizioni gastronomiche. Da circa due anni lavora anche come content creator per brand specializzati in cucina etnica e tradizionale, creando contenuti che valorizzano la cultura gastronomica attraverso immagini, testi e storytelling. Amante della scrittura, della scoperta e della cucina, Selene continua a esplorare il mondo con curiosità, raccontando storie attraverso le parole e i sapori.

Come e quando è iniziato il tuo percorso come food travel blogger?

Ho aperto il blog nell’ottobre 2018, ma mi ci sono dedicata con attenzione e costanza solo un paio di anni dopo.

Qual è il viaggio culinario più sorprendente che hai mai fatto?

Li faccio ogni giorno attraverso piatti e ricette di luoghi che forse mai visiterò (ad esempio alcune destinazioni africane e mediorientali) se invece dovessi indicare un luogo che ho visitato di persona, non ho dubbi: il mio viaggio a Tokyo.

Hai mai provato un piatto che pensavi non ti piacesse e invece ti ha stupito?

Sì, molto spesso, amo assaggiare i piatti dal mondo senza riserve, ma non sempre sulla carta mi attraggono. Per esempio molti piatti cinesi sono “poco instagrammabili” come si suol dire, ma sono eccezionali nel gusto.

Qual è la destinazione che consiglieresti a chi vuole iniziare un viaggio gastronomico?

Partirei dalle cucine europee per conoscere meglio ciò che ci sta accanto e sfatare alcuni cliché.

Come scegli i ristoranti e i piatti da provare nei tuoi viaggi?

Faccio una accurata scelta prima della mia partenza, leggendo menu on line e cercando all’interno di essi i piatti che mi sono prefissa di assaggiare.

Qual è stato il cibo più strano o insolito che hai assaggiato?

Il coccodrillo, che ha un gusto a metà tra il pesce e il pollo.

Ci sono culture culinarie che ti affascinano particolarmente? Perché?

Sono affascinata dal cibo di tutto il mondo, senza riserve né preconcetti, perchè attraverso il cibo si approfondiscono al meglio la storia e le tradizioni di un Paese.

Hai mai vissuto un’esperienza negativa legata al cibo in viaggio?

Come l’hai affrontata? In passato, prima di diventare una travel food blogger, il viaggio a Berlino e il viaggio a Copenaghen mi portarono alcune difficoltà, che risolsi optando per ristoranti etnici.

Qual è stato il pasto più memorabile della tua vita e perché? 

La Picanha con macaxeira frita a Arraial do Cabo in Brasile: ho mangiato tanta picanha nella mia vita ma questa è stata indimenticabile!

C’è un piatto che hai scoperto in viaggio e che ora cucini spesso a casa? 

La pancetta di maiale fresca che ora uso spesso, soprattutto brasandola.

Hai stretto amicizie importanti grazie al cibo durante i tuoi viaggi?

No, sono abbastanza solitaria nei miei viaggi, amo godermelo a modo mio (a modo nostro con il mio compagno).

Qual è l’ingrediente o la spezia più interessante che hai scoperto nei tuoi viaggi?

Il coriandolo che prima non apprezzavo, anzi quasi odiavo, e che ora invece amo e metterei ovunque!

Se potessi mangiare un solo piatto per il resto della tua vita, quale sceglieresti?

Questa è una domanda difficile…  Sicuramente un piatto salato e che includa della carne ma anche un carboidrato (i piatti etnici sono spesso molto completi dal punto di vista nutrizionale), probabilmente sceglierei la zuppa pho vietnamita.

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere la carriera di food travel blogger?

Di studiare e approfondire prima di compiere qualsiasi viaggio sia esso fisico o attraverso il cibo, di avere la mente aperta, di aver voglia di sperimentare, ma soprattutto di non improvvisarsi, solo la conoscenza fa davvero apprezzare un viaggio e/o un cibo.

Hai scritto dei libri, ti va di parlarcene?

Ho scritto 3 romanzi e diverse raccolte di poesie quando ero ragazzina. Ho sempre amato la scrittura che ora “pratico” ogni giorno attraverso il blog. Ho pubblicato anche una raccolta di ricette etniche e creative, anch’essa tempo fa, attraverso la mia associazione culturale, e di cui ora modificherei molte delle ricette, perchè ho una conoscenza maggiore delle cucine dal mondo.

Dicci di più sull’associazione culturale della quale sei presidente.

Nata in seno all’allora mio caffè letterario “Le cafe des artistes” che ho gestito per 6 anni. E’ un gruppo di persone che ama l’arte a tutto tondo e ama poter condividere la propria passione con gli altri. Grazie all’Associazione mi sono cimentata, per la prima volta, nella preparazione di ricette etniche non solo per me stesso e il mio compagno, ma anche per altri, durante alcune serate chiamate “In cibo veritas” dove, nella sede della nostra Associazione, ho cucinato cene e proposto degustazioni a tema cucine del mondo raccontando ogni volta anche la storia del paese e della cucina protagonisti della serata.

Descriviti in tre ingredienti.

Tofu, curcuma, coriandolo.

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