BARBARA BERTOLONI

BARBARA BERTOLONI

Barbara, in arte Barbara Bert, nasce a Carrara, città famosa nel mondo per il marmo bianco. Fin da bambina mostra una naturale inclinazione per il canto, esibendosi in eventi locali e studiando per anni per affinare una voce descritta come “potente e delicata”. Partecipa a numerosi concorsi nazionali ottenendo riconoscimenti significativi, tra cui il Festival degli Sconosciuti di Ariccia, il Premio Mia Martini, il Video Festival Live di Cattolica e il Festival di San Valentino a Terni. La sua carriera la porta a esibirsi in locali storici della Versilia e a collaborare con orchestre del circuito di Radio Zeta, fino a diventare voce femminile di importanti gruppi di liscio, prima di intraprendere un percorso più personale nella musica leggera d’autore. Canta per diverse stagioni in luoghi iconici come la Bussola di Focette, la Capannina di Franceschi e il Caffè Concerto Paszkowski di Firenze, per poi unirsi nel 2014 al gruppo Milk and Coffee, affiancando i membri storici Giancarlo Nisi e Florence Cavaliere, con cui si esibisce in Italia ed Europa e partecipa alla pubblicazione dell’album celebrativo “40 years of Milk and Coffee”. Nel 2018 intraprende la carriera solista con il singolo “Souvenir”, seguito da “Mon amour” e dal brano internazionale “Un fiore tra la neve”, conquistando le classifiche indipendenti e partecipando a festival e tour nelle principali piazze italiane e in Israele. Con l’album “Profili di donna” del 2019 affronta temi profondi come il bullismo, trasformando la propria esperienza personale in un messaggio di coraggio e speranza. Negli anni successivi pubblica diversi singoli, tra cui “Cuori di ossigeno” scritto da Bungaro, e collabora con artisti come Gianni Donzelli degli Audio 2 nel brano “Vieni e abbraccia il sole”, ottenendo grande successo radiofonico e di pubblico. Tra il 2022 e il 2023 si cimenta anche in reinterpretazioni di brani celebri come “Vivi” di Gianni Togni e “La notte vola” di Lorella Cuccarini, a cui è particolarmente legata fin da bambina. Nel 2024 pubblica il singolo “Promesse”, dal sound pop rock, un inno all’amore autentico e alla dignità delle donne. Nel 2025 nasce la collaborazione con l’artista Moka per il brano dal ritmo caraibico “Chiga Chica boom boom”, capace di unire leggerezza e significati profondi. Oggi Barbara Bert continua il suo percorso come cantautrice, portando avanti un progetto musicale che intreccia esperienze, messaggi universali e una voce capace di emozionare e coinvolgere generazioni diverse.

Cos’è per te la musica?

La musica è una bellissima dipendenza del mio cuore, non potrei farne a meno. Nei momenti di relax amo ascoltare la musica classica: prediligo. Le quattro stagioni di Vivaldi, ma anche Mozart e molte altre opere. Se esistesse un mondo senza suono, si priverebbe di emozioni stupende che solo la musica ci dona. Ho imparato ad ascoltare ogni genere musicale, per poi prediligere quello pop melodico.

Qual è stato il momento in cui hai capito che la musica sarebbe stata il tuo percorso di vita?

Credo nella pancia di mia madre, per poi proseguire con il Canta tu di Fiorello. Ricordo le interminabili giornate a cantare a squarciagola nella mia sala… ecco, lì decisi che sarebbe stato il mio mestiere, naturalmente studiando. Perché il talento va educato.

Che significato ha per te la definizione di voce “potente e delicata”?

La definizione di voce potente e delicata mi è stata donata dagli addetti del settore discografico. Per me lo è quando la dolcezza della voce rimane invariata sia nelle note basse che in quelle alte.

Cosa ti ha spinto ad abbandonare il liscio per dedicarti alla musica leggera d’autore?

Dopo anni nella musica da ballo sentivo che il mio posto era da tutt’altra parte, nonostante non mi dispiacesse cantare quel genere musicale. Avvertivo che la mia anima desiderava qualcosa di proprio, come solista, in un altro stile musicale. Nella musica leggera ho trovato la mia dimensione.

Quali ricordi conservi della tua esperienza con i Milk and Coffee?

Molti. Sono rimasta con loro dal 2014 al 2018: nel gruppo ho trovato una famiglia e colleghi che rimarranno tutti nel mio cuore.

In che modo il brano “Profilo di donna” ha cambiato il tuo rapporto con il pubblico?

Profilo di donna è un brano che ha cambiato in primis me stessa, affrontando un tema così delicato come il bullismo. Da piccola ero timida e indifesa, e il palco mi ha aiutato tanto a fortificare la mia anima. Spero che il messaggio del mio brano possa aver creato un collegamento emozionale con il mio pubblico.

Quanto conta per te affrontare temi sociali attraverso la musica?

Moltissimo. Credo che noi cantanti abbiamo una missione, oltre ad avere un mestiere che ci fa vivere. Se posso aggiungere, abbiamo il bellissimo privilegio di poter trasmettere al pubblico anche tematiche importanti con l’utilizzo della nostra voce.

Come riesci a mantenere l’equilibrio tra reinterpretare grandi classici e portare avanti brani inediti?

Il segreto sta nell’interpretare qualunque brano rendendolo proprio.

Qual è stata la collaborazione che ti ha arricchito di più a livello personale e artistico?

Ogni collaborazione mi arricchisce di colori nuovi.

Che ruolo hanno le tue radici e la tua città d’origine nel tuo percorso musicale?

Carrara è importante per me. Qui ho mosso i primi passi nel mio percorso musicale ed è anche la mia “casa”, dove amo rifugiarmi quando ho bisogno di un po’ di relax.

Come immagini l’evoluzione del tuo progetto artistico nei prossimi anni?

Ho imparato a gustarmi tutto ciò che arriva giorno per giorno.

Parlaci del tuo nuovo singolo.

Siamo quasi in uscita, e dico la cosa al plurale perché dietro a un artista c’è sempre un team. Per il momento non posso spoilerare nulla: saprete presto. Rimanete connessi.

Descriviti in tre canzoni.

The Power of Love di Céline Dion, Come Mai degli 883, La musica non c’è di Coez.

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