GIUSEPPE EMMA

GIUSEPPE EMMA

Giuseppe nasce ad Augusta, in provincia di Siracusa, il 9 aprile 1978, in una suggestiva cittadina sospesa tra terra e mare. Fin da bambino manifesta una vivace creatività, dando forma alle sue prime opere già durante le scuole elementari. Poco più che ventenne si avvicina all’arte astratta con crescente curiosità e, nel 1999, le sue opere attirano l’attenzione di un curatore durante una manifestazione espositiva. L’incontro si rivela decisivo: tre lavori vengono acquistati e Giuseppe è invitato a presentare la sua produzione a galleristi della Spezia. Nello stesso anno tiene la sua prima personale presso il Castello di San Terenzio a Lerici. A partire dal 2000 prende parte a numerose collettive, distinguendosi fino a ricevere il primo premio come miglior artista emergente al Centro Allende di La Spezia. Nel 2004 partecipa alla collettiva “Emergenze”, curata dal Professor Enrico Formica, che nel 2008 seguirà anche la sua personale all’Hotel Shelley di Lerici. Negli anni successivi espone tra Firenze e Milano, continuando a esplorare nuove forme espressive. Dal 2012 affianca alla pittura e alla scultura l’arte del tatuaggio, aprendo a La Spezia il suo primo studio specializzato in decorazione pittorica del corpo. Dopo una pausa creativa, nel 2022 torna con una personale a Tellaro, affascinante borgo sul Golfo dei Poeti. Due anni dopo presenta “Contrasti”, una nuova produzione che segna un’evoluzione stilistica e ottiene un ampio consenso di pubblico e critica.

Cos’è per te l’arte?

Per me l’arte è soprattutto un modo per esprimere ciò che sento nel mio inconscio è espressione assoluta del mio essere.

Cosa ti ha spinto, all’inizio, verso l’arte astratta e cosa continua ad affascinarti di questo linguaggio?

Sono stato sempre affascinato dell’arte astratta molto più dell’arte figurativa. Trovo che l’astrattismo susciti emozioni più forti rispetto alle altre correnti artistiche.

Come si è trasformato il tuo modo di creare negli anni, soprattutto dopo l’esperienza nel tatuaggio?

Il mio modo di creare negli anni si è trasformato di giorno in giorno. Sempre alla ricerca di nuove creazioni ispirato soprattutto dalla mia esperienza nel mondo del tatuaggio sempre in continua evoluzione. 

Quando passi dalla tela alla pelle, cosa cambia nella tua percezione del gesto artistico?

Il passaggio dalla tela alla pelle al livello artistico non cambia…però ho sempre molto rispetto la pelle umana. La pelle è viva e merita il rispetto assoluto. 

Cosa ha rappresentato per te la pausa creativa prima del 2022 e cosa l’ha interrotta?

Ho avuto una pausa artista di circa dieci anni durante i quali mi sono dedicato in maniera assoluta all’arte del tatuaggio. 

Nella serie “Contrasti”, quali elementi consideri più innovativi rispetto ai tuoi lavori precedenti?

Nelle mie ultime mostre personali “Contrasti” a dicembre 2024 e ” Suspense” 2025 le reputo entrambi molto innovative rispetto le mie opere precedenti, lo studio sui colori e la presenza di alcune  immagini figurativi molto primitive.

C’è un filo conduttore, anche invisibile, che lega pittura, scultura e tatuaggio nel tuo lavoro?

Esiste un filo conduttore artistico che lega la pittura alla scultura e al tatuaggio. Che è la passione.

Quanto conta per te il contesto espositivo nel dialogo tra l’opera e lo spettatore?

Per me il contesto espositivo è molto importante se riesce a dare valore alle opere esposte…è come una bella cornice attorno all’opera. 

Il mare di Augusta o il paesaggio ligure hanno lasciato un segno visibile nella tua estetica?

Le mie origini sicule e la mia crescita in Liguria non hanno lasciato un segno visibile nella mia estetica.

Qual è stato il momento in cui hai sentito di aver davvero trovato una tua voce artistica?

Dipingo da oltre 25 anni ma solo negli ultimi anni penso di aver trovato la mia vera voce artistica. All’inizio dipingevo per passatempo soprattutto per me stesso…adesso per necessità creativa.

C’è una parte del processo creativo che vivi come più faticosa o più necessaria?

Vivo la mia creativa in maniera assoluta, necessaria come medicina curativa. Essenziale per me!

Descriviti in tre colori.

Come colori prediligo i toni scuri, il nero, il verde scuro che si alternano con sprazzi di rosso.

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