Alessandra è una cantante e vocal coach con una carriera ricca di esperienze artistiche e didattiche. Il suo percorso musicale inizia nel 2001 con lo studio del canto sotto la guida della M° Paola Arnesano, e già nel 2002 arriva tra i finalisti regionali del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Negli anni successivi arricchisce la sua formazione con lezioni di teoria musicale, improvvisazione e pianoforte, vincendo nel 2004 il Festival Nazionale di Voci Nuove di Miasino con un brano scritto appositamente per lei da Luigi Rana. Nello stesso anno si esibisce accanto a Fausto Leali in un evento speciale in Montenegro. Nel 2005 è tra i finalisti nazionali di SanremoLab e partecipa al programma televisivo su Rai2 condotto da Rosita Celentano. Da allora prende parte a varie trasmissioni, collaborando con volti noti come Antonio Stornaiolo e lavorando con Radionorba. Tra il 2007 e il 2009 si fa notare in diversi concorsi nazionali, tra cui il Tour Music Festival di Roma e “La Bella e la Voce”, mentre in televisione è tra i protagonisti del programma “Mezzogiorno sul 7” su Telenorba 7. Continua a investire nella formazione professionale partecipando a corsi del metodo Voicecraft con Elisa Turlà e a masterclass con grandi nomi del panorama vocale italiano come Franco Fussi, Gianna Montecalvo, Eleonora Bruni e Maria Pia De Vito. È laureanda in Didattica della Musica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Dal 2007 insegna canto privatamente e attualmente è docente presso la Scuola di Musica Grooveup di Bari, dove segue oltre cinquanta allievi, dai bambini ai professionisti, curandone tecnica, repertorio e preparazione artistica. Lavora anche come vocal coach, specializzandosi in un approccio personale basato su ascolto, corpo e consapevolezza scenica. A novembre 2025 sarà relatrice al convegno “La Voce Artistica” con un intervento sul rapporto tra voce, corpo e pavimento pelvico. Parallela all’attività didattica, prosegue la sua carriera artistica come cantante freelance per eventi privati e aziendali, distinguendosi per eleganza e sensibilità interpretativa. È voce solista della All Music Band e, dal 2014, della tribute band I contaMINAti, omaggio a Mina. Ha fatto parte di numerosi progetti musicali, tra cui No Regrets Band, Moondance, Dance Scratch, JBband e Vintage Band, portando sempre con sé uno stile personale, raffinato e coinvolgente.
Cos’è per te la musica?
La musica per me è come respirare: non posso farne a meno. È il linguaggio che mi permette di esprimere emozioni, pensieri e intuizioni che le parole da sole non riuscirebbero a raccontare.
Cosa ti ha spinto a iniziare il tuo percorso musicale proprio con il canto, e quali sono stati i momenti chiave dei tuoi primi anni di formazione?
Il canto è arrivato come un’urgenza interiore: avevo bisogno di liberare la voce che avevo dentro. Ho iniziato con Paola Arnesano, che ha segnato profondamente i miei primi passi. Quei primi anni sono stati una scoperta continua: ogni lezione, ogni palco, ogni errore… era tutto fondamentale.
Qual è stata l’esperienza che ti ha lasciato il segno più profondo tra le numerose esibizioni live e partecipazioni a festival?
L’Accademia di Sanremo, che nel lontano 2002 mi ha vista a pochi centimetri dal Festival, è stata un’emozione unica e irripetibile. Ma porto nel cuore anche un concerto in Piazza a Trani: un’energia unica, un pubblico caloroso. Alla fine, una signora si è avvicinata con le lacrime agli occhi e in quell’istante ho compreso, più che mai, quanto la voce possa entrare in profondità nell’anima delle persone.
Come hai maturato il tuo approccio personale alla didattica vocale, basato su ascolto, corpo e consapevolezza scenica?
Attraverso l’esperienza diretta, la curiosità e… tantissimo ascolto. Ho capito che non esiste una “voce giusta”, ma una voce autentica. Il mio metodo nasce dall’unione di tecnica, percezione corporea e presenza scenica: voglio che chi canta si senta vivo, centrato e libero.
In che modo il tuo percorso da cantante solista e frontwoman di tribute band ha influenzato il tuo lavoro come vocal coach?
Mi ha dato consapevolezza. Ho vissuto le emozioni e le difficoltà del palco, l’adrenalina, la gestione della voce in situazioni reali. Tutto questo mi permette oggi di aiutare chi insegno con strumenti pratici, veri, provati sulla mia pelle.
Quali sono le difficoltà più comuni che riscontri nei tuoi allievi e come le affronti nel lavoro quotidiano?
Paura di sbagliare, tensione e blocchi emotivi. Li affronto lavorando sull’ascolto di sé, sulla respirazione, sull’accettazione della propria voce. Ogni voce ha il diritto di esistere, e il mio compito è accompagnarla a fiorire
Come ti stai preparando per il tuo intervento al convegno “La Voce Artistica”? Che tipo di pubblico ti aspetti di incontrare?
Con tanto entusiasmo e altrettanta cura. Presenterò un lavoro che unisce voce, corpo e pavimento pelvico. Mi aspetto un pubblico attento, curioso, aperto a nuove visioni del canto. E non vedo l’ora di confrontarmi!
C’è un artista o una figura di riferimento che ha ispirato maggiormente la tua carriera, sia nel canto che nell’insegnamento?
Céline Dion, per la potenza, la tecnica impeccabile, la sensibilità e l’umanità che mette in ogni performance. Mi ha insegnato che la voce può essere un ponte tra tecnica e anima.
E la mia insegnante, Paola Arnesano, con cui studio da ben 24 anni: senza di lei non sarei la cantante e la vocal coach che sono oggi.
Tra i vari stili e generi musicali che hai interpretato, ce n’è uno in cui ti senti più a casa?
Il pop elegante con sfumature funk e soul. Mi piace giocare con il timbro, modellarlo, renderlo liquido. Ma soprattutto amo i brani in cui posso raccontare una storia.
Quali sono i tuoi obiettivi artistici e didattici per il futuro? Hai progetti inediti in cantiere?
Sto costruendo un metodo personale di canto, Vocal Body, e un’app educativa dedicata alla voce. Voglio unire tecnica, movimento consapevole, respiro e percezione corporea, per rendere il canto un’esperienza completa e trasformativa. E, sul versante artistico, mi piacerebbe realizzare un disco che raccolga la mia storia e il mio percorso musicale.
Cosa ti emoziona ancora oggi del salire su un palco o del lavorare con una nuova voce in aula?
L’istante in cui tutto vibra. Quando sul palco senti il pubblico connesso. O quando un’allieva trova finalmente la sua voce e la guarda stupita. Questi sono i miei veri “applausi interiori”.
Descriviti in tre canzoni.
– “All By Myself” di Céline Dion per la forza e la vulnerabilità che convivono in me.
– “All I Ask” di Adele per l’intensità emotiva e la sincerità che porto nel canto.
– “Gocce di Memoria” di Giorgia per il legame profondo con le emozioni e i ricordi che mi accompagnano.





