Daniela, in arte LaDea, è un’interprete salentina nata a Winterthur, in Svizzera, nel 1977. Sin da bambina sviluppa una forte passione per il canto e la danza, incoraggiata da un ambiente familiare che sostiene le sue inclinazioni artistiche. A soli 10 anni vince il suo primo concorso musicale, dando avvio a un percorso che la porterà nel tempo a calcare importanti palcoscenici e a confrontarsi con professionisti del panorama musicale italiano. Negli anni Novanta si fa notare in numerosi concorsi canori, tra cui “Giovani Realtà”, dove riceve l’apprezzamento diretto del Maestro Mogol. Nel 1997 entra come voce femminile nel gruppo Oro Puro, con cui si esibisce in tutta Italia fino al 2006. In seguito partecipa a eventi di rilievo come il Bologna Music Festival e il Festival Show, condividendo il palco con artisti del calibro di Mietta, Dolcenera, Mario Venuti, Zero Assoluto, tra gli altri. Accanto alla sua attività artistica, approfondisce gli studi sulla voce e la didattica del canto, diplomandosi in tecnica vocale e collaborando con maestri internazionali come Cheryl Porter, Franco Fussi e Seth Riggs. Dal 2008 si distingue anche come autrice e interprete in progetti discografici, tra cui la collaborazione con Massimo Di Cataldo nel brano “Se crederai” e, successivamente, come voce solista del gruppo Il Peccato di Eva. Partecipa a numerose trasmissioni televisive e concorsi come “Obiettivo Castrocaro”, e negli anni si afferma anche come insegnante di canto moderno presso scuole e accademie del Sud Italia. Nel 2017 avvia una collaborazione con Jean Michel Byron, ex voce dei TOTO, e prosegue la sua carriera live con concerti in tutta Italia. L’estate del 2024 segna un importante traguardo con l’uscita del suo primo EP da solista, “Mela Acerba”, prodotto da Kikko Palmosi e distribuito da Artist First. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Emozioni, il Premio Donna del Sud e il Premio Lupiae, testimoniando il valore e l’intensità del suo percorso artistico.
Cos’è per te la musica?
La musica ha sempre scandito il tempo della mia vita sin da piccola, come la colonna sonora di un film, nei momenti belli ed in quelli no. Note, vibrazioni, emozioni, attimi ed episodi raccontati attraverso la musica, con un morso alla vita in una prospettiva positiva e propositiva con la linea del sorriso sempre all’insù.
Qual è stato l’incontro che ha cambiato maggiormente il tuo percorso artistico?
Ogni incontro artistico fatto con grandi professionisti nel corso degli anni, ha riempito il mio percorso in egual misura ed in maniera differente ed ha fatto si che da ognuno di loro imparassi qualcosa di diverso e arricchisse il mio bagaglio personale. Il mio approccio è sempre stato solo quello di chi ha voglia di imparare dai grandi con umiltà e rispetto.
Cosa ti spinge oggi a scrivere e proporre musica inedita dopo anni di carriera live?
Il mio percorso inizia come interprete, i brani che ripropongo non hanno mai la stessa intenzione perché lo stato d’animo non è sempre lo stesso altrimenti vorrebbe dire fare un copia ed incolla senz’anima. E nella musica l’anima ed il cuore sono elementi imprescindibili attraverso i quali ci si racconta a chi ti ascolta. Crescendo si sente l’esigenza di raccontare di sé stessi, esprimere le tue gioie, i tormenti, gli incontri. Osservi la vita attraverso i tuoi occhi ma anche attraverso quegli degli altri. Hai voglia di confrontarti e condividere. Perché la musica è condivisione.
In che modo la tua esperienza con grandi artisti italiani e internazionali ha influenzato la tua visione musicale?
Ho sempre guardato con grande ammirazione ognuno di loro e ho cercato di fare mio tutto ciò che poteva servire per migliorarmi e dare dignità alla musica senza- passami il termine- scimmiottare. Tecniche differenti, visione del mondo nelle varie sfumature e/o sfaccettature, presenza scenica, palcoscenico live, saper cogliere stili musicali differenti sono un patrimonio importante per un cantante.
Cosa significa per te portare avanti un progetto personale come “mela acerba” dopo tante collaborazioni?
Mela Acerba nasce da una delle tante chiacchierate con Gianfranco Valenti, amico, giornalista e speaker di Rai Radio2 , prodotto da Kikko Palmosi con etichetta Dischi dei Sognatori e distribuito da Artist First, dopo un mio stop personale di 2 anni dalla musica per motivi personali di salute. E’ stato il mio nuovo inizio, un restart artistico da solista dopo quasi 12 anni di condivisione con Il peccato di Eva. E’ la mia presa di coscienza, l’affermazione del sé attraverso Lei, la musica che mi ha accompagnato sempre anche in silenzio.
Quale momento della tua carriera senti che ti rappresenta pienamente?
Sicuramente un momento importante e che ha un posto speciale nel mio cuore è appunto il progetto musicale Il Peccato di Eva che mi ha regalato un vortice di emozioni ed esperienze che ricorderò per tutta la vita. Un pezzo di vita non solo artistico importante ma anche personale che ha ancora oggi mi lega a Raffaella e Sara. Castrocaro, il Festival Show, i tour delle radio, i live in giro per l’Italia, i grandi palchi con i big della musica, che botta di adrenalina pazzesca.
Quanto conta per te il legame con le tue radici salentine nella tua musica?
Essendo nata e cresciuta per metà a Winterthur, nonostante le miei origini siano salentine mi hanno fatto vivere questo legame in maniera un po’ diversa. È stata una scoperta, ho imparato a conoscere la musica salentina da grande. Grazie alle collaborazioni con I Sud Sound System, Antonio Castrignanò ed Enzo Petrachi pionieri della musica salentina nel mondo, ho imparato cos’è la musica salentina nelle sue varie sfaccettature e sfumature che ho aggiunto nella mia valigia di conoscenza.
C’è un messaggio ricorrente che desideri trasmettere attraverso le tue canzoni?
Il mio obiettivo è trasmettere sempre vita, energia, positività e tenacia nonostante la vita ci metta davanti alle difficoltà. Di guardare sempre avanti con il sorriso.
In che direzione immagini evolverà il tuo percorso nei prossimi anni?
Non so che evoluzione avrà, mi farò guidare dal destino. Ed in qualsiasi cosa si evolverà, la abbraccerò con serenità e gioia.
Descriviti in tre canzoni.
Nessun dolore di Battisti. All by myself di Eric Carmen. Proud Mary dei Creedence Clearwater Revival.


