Davide è un giovane romano di origine cubana, semplice, solare e profondamente legato alla creatività. La sua prima passione è la danza, coltivata fin da bambino e sviluppata negli anni attraverso l’hip hop, il reggaeton e l’afro. Ha lavorato come insegnante di danza e istruttore di Zumba, partecipando anche a eventi e spettacoli, sempre con l’obiettivo di trasmettere energia e ritmo. Oltre al movimento, Davide ha coltivato una spiccata ironia e autoironia, nate anche da esperienze personali non sempre facili, che lo hanno portato a trasformare la leggerezza e il sorriso in una cifra distintiva. Nel 2023 ha deciso di portare questo lato comico sui social, inizialmente senza aspettative, scoprendo però che il pubblico si divertiva e si riconosceva nei suoi contenuti. Da quel momento la danza si è affiancata alla comunicazione digitale come nuova forma d’arte, permettendogli di raccontare il mondo con humor e autenticità. Il suo sogno è quello di continuare a vivere di danza e video, con la musica come filo conduttore e con la missione di regalare sorrisi nella quotidianità di chi lo segue.
Cos’è per te la creatività?
Per me la creatività è un aspetto del nostro essere che ci permette di inserire noi stessi all’interno di ciò che vogliamo e possiamo esprimere. È un bellissimo mezzo che ci permette di parlare tramite l’arte e arrivare ai sentimenti di chi ci osserva con il massimo della nostra personalità.
Qual è stata la scintilla che ti ha spinto a portare la tua ironia sui social?
Non credo ci sia stata una vera e propria scintilla… non c’è una differenza tra me e il mio personaggio (all’infuori del modo di parlare ovviamente) semplicemente mi divertiva l’idea di fare “lo scemo” davanti al cellulare. Però penso si possa parlare di un “fuoco” che si alimenta grazie all’affetto che ricevevo e che tutt’ora ricevo video dopo video.
Come riesci a bilanciare la disciplina della danza con la spontaneità dei contenuti comici?
Normalmente non ci riesco. Nella mia testa il caos regna sovrano quindi questa “disciplina” è stabilita l’ordine con il quale queste idee escono dalla mia testa dando priorità alla spontaneità e al divertimento personale.
C’è un ricordo particolare legato ai tuoi primi passi nella danza che porti sempre con te?
La prima volta che mi sono esibito davanti ad un pubblico, fu in un evento a Latina. Avrei dovuto portare due minuti di freestyle. Il giorno prima avevo visto step Up 4 Revolution. E mi balenava nella testa la scena nella quale uno dei protagonisti fece un salto mozzafiato atterrando sulle ginocchia. Dopo una serie di indecisioni sul fare o non fare quel salto (non lo avevo mai fatto prima) decise all’ultimo momento di replicarlo: è stato un momento spettacolare quanto doloroso, ma non me ne pento.
In che modo le tue origini cubane influenzano il tuo stile e il tuo approccio creativo?
Non percepisco delle influenze a livello creativo. Sicuramente la mia personalità è modellata molto dalle mie origini cubane e sono abbastanza sicuro che il modo in cui mi approccio a tanti aspetti della vita sia dovuto proprio a questa influenza.
Qual è la sfida più grande che hai incontrato nel trasformare la tua passione in un percorso artistico?
Sono una persona molto positiva e propositiva e credo fortemente nella forza individuale impiegata nella realizzazione di un sogno ma purtroppo o per fortuna sei tenuto ad interfacciarti con ostacoli vari che però non dipendo da te e secondo me la difficoltà sta proprio lì: mantenere forte e lucida la tua mente di fronte alle difficoltà e ai momenti negativi. Sembra un discorso facile da attuare ma purtroppo non è così. Per questo cerco di essere sempre positivo nella vita.
Ti senti più te stesso quando balli o quando crei contenuti ironici?
Sono sempre me stesso in ogni contesto sia quando ballo che quando creo contenuti. Ci tengo molto in campo artistico si percepisca Davide indipendentemente dalle vesti che ricopre (Mr. Africa se content creator oppure HoodieSaint se ballerino).
Quali artisti o performer ti ispirano maggiormente?
Ho un tatuaggio che ritrae le iniziali di Michael Jackson… il primo modello al quale mi ispiro è decisamente lui indipendentemente dalle storielle che girano sul suo conto penso che sia stata la persona più buona, umile e generosa che l’umanità abbia mai conosciuto. Parlando sempre di performer mi ispiro molto anche a Chris Brown per quanto riguarda lo stile penso sia una grande icona. Dal punto di vista comico invece Kavin Hart è un vero maestro di espressività mi fa sempre ridere in ogni situazione e cerco di trarre tanti spunti in merito.
Che ruolo ha il pubblico nella tua crescita artistica?
Il pubblico è tutto. Il pubblico è il destinatario di ogni mio messaggio sia in ambito comico che in ambito artistico. Sono molto grato al mio pubblico perché se oggi posso dire di essere Mr. Africa è proprio grazie all’affetto e all’apprezzamento di chi mi segue.
C’è un messaggio che cerchi di trasmettere ogni volta che pubblichi un video?
Una volta no… inizialmente pensavo solo a far ridere. Con il tempo però ho capito quanto sia importante avere delle persone che ti seguono e mi focalizzo principalmente su una delle lezioni di vita che più mi porto dentro e che più ha modellato il mio carattere: “il sorriso migliora la vita e di vita ne abbiamo una sola, quindi cerchiamo di ridere di TUTTO”.
Come immagini il tuo progetto artistico tra qualche anno?
Vorrei puntare a migliorarmi affinché possa arrivare a più persone e far sorridere più gente possibile. Penso che sia una grande crescita per me.
Descriviti in tre parole.
Tre parole per descrivermi: positivo, sorridente e semplice.


