Christian Alejandro Daga, conosciuto come DJ Charisma, nasce il 1° novembre 1986 a Lima, in Perù, e si trasferisce in Italia a Pesaro nel 1994. La sua passione per la musica latina nasce quasi per caso nel 2006, quando, ascoltando i brani della sua famiglia, comincia a riconoscere le canzoni più popolari. Specializzato in salsa, bachata e urban music, ha iniziato a suonare in feste private per la comunità latina, collaborando anche con gruppi di ballerini brasiliani nei loro spettacoli. Con il tempo ha ampliato il suo repertorio avvicinandosi a sonorità più commerciali, pur mantenendo le radici latine. Dopo anni di gavetta, ha suonato in importanti locali della Riviera Romagnola e delle Marche, tra cui Coconuts, Frontemare, Miu Discodinner, Altromondo Studios e La Mulata, oltre a partecipare a eventi come il Carnevale di Misano Adriatico, consolidando la sua reputazione come DJ versatile e apprezzato.
Cos’è per te la musica?
Significa esprimersi nella maniera piú libera possibile e trasmetterlo agli altri cercando di creare una connessione tra me e il pubblico in pista, capendo i loro gusti musicali e sapendoli accontentare il piú possibile.
Qual è stato il momento preciso in cui hai capito che la musica sarebbe diventata più di una semplice passione per te?
Quando poco tempo dopo aver iniziato a fare il dj, iniziavano a chiamarmi sempre di piú, capii che poteva essere l’inizio di qualcosa di importante.
Come hai scelto il tuo nome d’arte, DJ Charisma, e che significato ha per te?
Sono un fan del wrestling e tra i miei lottatori preferiti c’era uno che all’epoca mi piaceva e si chiama Christian come me, ma il suo soprannome é Captain Charisma e li decisi di chiamarmi Charisma pronunciato Ciarisma…che poi alla fine Ch sono le iniziali del mio nome quindi…
In che modo le tue origini peruviane influenzano il tuo stile musicale e la selezione dei brani?
Essendo di origine sudamericana, ho avuto a che fare fin da piccolo con la musica latina e poi con tante persone di diversi paesi latini, e grazie a loro ho ampliato il mio bagaglio musicale visto che i gusti musicali cambiano da paese a paese.
Puoi raccontare un’esperienza memorabile avuta durante le tue prime feste private per la comunità latina?
Aneddoti particolari ora non mi vengono in mente, ma ricordo bene lo stupore delle persone durante i miei primi dj set che pensavano come facesse un ragazzino appena maggiorenne a coinvolgerli cosí tanto musicalmente rispetto ad altri djs con esperienza.
Quali differenze hai notato tra il pubblico latino e quello italiano nei tuoi set?
Il pubblico latino é un gran amante dei pezzi classici a differenza di quello italiano che ama quelli piú commerciali, ma sto parlando in maniera generale perché ci sono le eccezioni e se parlassi anche delle scuole di ballo e di tutte le persone che frequentano questo ambiente, dovrei dare una risposta ancora piú ampia.
Come riesci a integrare sonorità più commerciali senza perdere le tue radici latine?
Esistono dei pezzi classici che non possono mancare nei dj set di ogni genere musicale e giustamente ho sempre in mente quelle canzoni che, anche se poche, devo mettere per forza perché piacciono alle persone, ma nel frattempo mi aggiorno costantemente con le novitá musicali cercando di stare al passo coi tempi perché si sa il pubblico é esigente.
Quale collaborazione con ballerini o altri artisti ti ha lasciato il ricordo più intenso e perché?
Non ho fatto ancora chissá quante collaborazioni, ma mesi fa nella mia prima serata al Miu Discodinner a Marotta come dj, che era anche la serata della chisura invernale, é venuta come ospite Danya Morales, una ballerina messicana molto famosa di livello internazionale, la serata andó alla grande e c’era tanta gente e poi avevi la gran responsabilitá di fare anche bella figura davanti ad un artista del suo calibro ed alla fine é andato tutto bene.
Come prepari i tuoi set per eventi importanti come il Carnevale di Misano Adriatico o serate in locali iconici?
Innanzitutto devi capire a che tipo di serata vai a suonare, non ho una scaletta come tanti e non l’avró mai perché non mi piace, ho delle sequenze musicali che eseguo in base al pubblico che ho davanti, cambia molto se suoni in una serata caraibica prevalentemente di gente piú grande o giovane ma anche se ti trovi ad una serata di urban music…se conosci il pubblico ripeto, sei un passo avanti rispetto agli altri.
Ci sono artisti o DJ che hanno influenzato particolarmente il tuo percorso musicale?
Essendo cresciuto a due passi dalla Riviera Romagnola, non potevo che essere influenzato da coloro che sono stati i pionieri del genere qui in zona e parlo di 3 djs storici come Mauro Catalini, Rafael Nuñez e Romoletto, li considero un po’ come i miei maestri essendo cresciuto andando per anni alle loro serate, anche se in questo momento il dj a cui mi ispiro é Dj Husky, il migliore se si parla di bachata, il genere nel quale ora mi sto specializzando.
Quali obiettivi o progetti futuri hai per continuare a crescere come DJ e artista latino?
Il mio obiettivo per il futuro é diventare tra i migliori djs latini d’Italia e d’Europa e di suonare nei migliori congressi di bachata sia qui che all’estero oltre che nei migliori eventi per quanto riguarda i social pomeridiani, voglio far conoscere la mia arte a piú persone possibili e mettermi in gioco ed in futuro non escludo iniziare a cimentarmi nelle produzioni musicali.
Descriviti in tre parole.
Determinato, sognatore, perseverante.




