FABIO RENATO SARNI

FABIO RENATO SARNI

Fabio, in arte Fabio S., è un artista sardo specializzato in dance, pop e funky, nato e cresciuto all’Isola della Maddalena (SS). Ha lasciato il segno nel panorama musicale internazionale già nel 1995 con la hit globale I WANT YOU del progetto PO.LO (Possessive Love), prodotta dal musicista e produttore Francesco Alberti e pubblicata dall’etichetta dance DWA di Roberto Zanetti. Dopo il successo degli anni ’90 nell’era Eurobeat, Fabio S. è tornato sulla scena musicale con rinnovata energia, dando vita a nuove collaborazioni e singoli come You Don’t Let Me Go, scritto con Nunzio Marzulli e Maurizio Pirotta, Shattered Dreams, I WANT YOU 2025 e l’inedito Dancing in the Night, prodotti dall’etichetta indipendente AMDN Music con la partecipazione del musicista Daniele Paternó. Tra il 2024 e il 2025 ha pubblicato ulteriori progetti come DETAILS, in collaborazione con Nunzio Marzulli (Nu.Ma), remix Eurobeat di Don’t Break My Heart – Shattered Dreams – I Believe in Love curati dal DJ messicano Rolando Prince Canessa (DJ Zeroz), e Falling for You, duetto con Annerley Gordon (Ann Lee) pubblicato dalla Eurodance Vibes. La sua voce unica e immediatamente riconoscibile lo distingue nel panorama musicale contemporaneo. Attivo su Facebook, Instagram, TikTok, YouTube e Spotify, dove conta oltre 10.500 ascolti mensili, Fabio S. continua a far ballare vecchie e nuove generazioni con le sue produzioni musicali innovative.

Cos’è per te la musica?

Per me la musica è sempre stata un mondo magico dove rifugiarsi per scappare dalla vita di tutti i giorni e da tutti i problemi, ed esprimere con lei tutti i miei sentimenti più reconditi e far capire alla gente che mi ascolta chi sono nel profondo. Infatti, il mio cavallo di battaglia è sempre stata la canzone “Vivo per lei” – versione ORO, ma cantata ad una voce, che descrive veramente cos’è per un cantante la musica.

Come descriveresti l’evoluzione del tuo stile musicale dagli anni ’90 a oggi?

Credo che il mio stile nello scrivere e nel cantare le mie canzoni o le canzoni degli altri (cover) non sia del tutto cambiata, perché credo che quel genere musicale non muoia mai; infatti, da 2(due) anni a questa parte è tornato prepotentemente alla ribalta; infatti, al momento ci sono in giro per tutta l’Italia e l’Europa, dei mini concerti dei miei colleghi dance ’90 – sicuramente più illustri e più conosciuti di me – che vengono molto richiesti in tutte le discoteche per le loro canzoni.

Qual è stata l’esperienza più significativa legata alla hit I WANT YOU?

Be’ se devo essere sincero e lo dico a malincuore, non c’è stata una esperienza significativa con la Hit I WANT YOU, perché a seguito dell’offerta dei miei 4 produttori di fare subito un tour in Brasile di 40 serate con le stelle della DWA e cioè CORONA – ALEXIA – ICE MC – DOUBLE YOU e NETZWERK, io purtroppo per il mio lavoro mi sono dovuto tirare indietro e questo è stata una grande perdita sia per me che per la mia etichetta discografica (DWA) e per i miei produttori che contavano in me e nelle mie performance dal vivo. Infatti, avevo già due Festival Bar prenotati e tanta pubblicità discografica alle spalle perché il disco andava benissimo aveva avuto 26 licenze in tutto il mondo e veniva trasmessa da tutte le radio importanti e ballata in tutte le discoteche. Però io nel 1995 ero già nella Guardia Costiera a tempo indeterminato, avevo vinto il concorso che mi avrebbe dato il “posto fisso” ero sposato da circa un anno e avevo già un figlio di 1 anno, per cui la decisione per me è stata dura e sofferta, ma a quel punto ho deciso di stare con la mia famiglia e non me ne pento.

In che modo le collaborazioni recenti hanno influenzato la tua creatività e il tuo sound?

Le collaborazioni recenti che ho avuto all’inizio del 2024 – specialmente quella con i produttori della “AMDN MUSIC” una etichetta indipendente fondata da uno dei miei ex produttori ed ex sound engineer della DWA Francesco ALBERTI e il DJ Paolo DEL NERO – hanno cambiato in meglio la mia creatività e il mio sound, passando dall’indimenticabile EUROBEAT (inventato per giunta dallo stesso Francesco ALBERTI che ne detiene il brevetto) al Disco Funky/Pop con influenze anni ‘80 e devo dire che questo nuovo sound mi sta’ dando tante soddisfazioni. Certo il BPM è più lento in queste canzoni infatti stiamo intorno ai 120 BPM, mentre con l’Eurobeat eravamo sui 150 BPM, ma la cosa non mi dispiace.

Quali emozioni cerchi di trasmettere attraverso i tuoi nuovi brani?

Attraverso i miei brani, sia nelle cover che negli inediti, ho sempre cercato di trasmette emozioni vere che la mia voce riproduce in ogni nota. Vorrei tanto che i miei fan/followers si sentano avvolti dentro le melodie delle mie canzoni e attraverso di esse vengano catapultati in un mondo magico dove far nascere la storia che preferiscono immaginare.

Come ti approcci alla produzione musicale tra etichette indipendenti e collaborazioni internazionali?

Be’ in realtà la cosa è molto semplice, al momento lavoro soltanto con la AMDN MUSIC e ogni tanto con i produttori di “You don’t let me go” Nunzio MARZULLI in arte NU.MA e Maurizio PIROTTA in arte PIRMAUT. Niente mi viene spedita una demo o fatta ascoltare in studio, l’ascolto e poi nasce la magia, se la melodia e la voce comunicano tra di loro, il pezzo è fatto ed è pronto per l’ascolto su tutte le piattaforme digitali, altrimenti si passa in tranquillità ad un altro demo. Non tutti i brani che ho ascoltato e provato a cantare in studio riescono a comunicare con la mia voce, ma questo fa parte del mestiere. Cerchiamo di trovare il connubio musicale giusto e poi tutto il resto viene da sé in semplicità.

Quali artisti o generi ti hanno ispirato nel percorso attuale rispetto agli anni ’90?

Purtroppo, la musica e gli artisti di oggi non sono mai stati un’ispirazione per me, perché credo che dopo gli anni ’80 e ’90 sia finita la fantasia artistica e musicale e quella scintilla che si accendeva ogni qualvolta veniva suonato in discoteca o nelle radio una canzone di quel periodo. È triste per me dire tutto questo, ma non riesco a trovare un artista o un genere attuale che mi faccia venire la pelle d’oca, l’unico gruppo degli anni 2000 che ha generato in me quei ricordi sono stati sono ed esclusivamente gli EIFFEL 65, poi il vuoto. La musica dance di oggi è macchinosa, molti cantanti del settore per abbellire la loro voce e non stonare sia in studio che dal vivo utilizzano l’auto-tune e per me tutto ciò è assurdo e poco corretto.

Come vivi il rapporto con il pubblico digitale su piattaforme come Spotify, TikTok e YouTube?

Il rapporto con il pubblico sulle piattaforme digitali lo vivo bene e con tanta serenità perché noto che pian piano si avvicina alle mie canzoni e questo per me è motivo di orgoglio. Certo dal 1990 ad oggi le cose sono molto cambiate, secondo me in peggio, perché non è possibile sfornare una miriade di dischi ogni mese, sia fatti da persone organiche che da AI, perché il pubblico che ascolta in questo modo non avrà più il gusto di scegliere la qualità delle canzoni proposte e quindi vivrà – secondo me – sempre nell’incertezza di scegliere la canzone giusta per il suo palato musicale. Per me è stato molto difficile all’inizio comunicare con questo nuovo mondo musicale digitale dopo 29 di inattività, ma pian piano ci sto riuscendo e la cosa mi da giorno per giorno tante soddisfazioni.

C’è un brano recente a cui sei particolarmente legato e perché?

In realtà si, infatti il brano in questione è “Dancing in The Night” nato in studio dal mio amico e produttore Francesco ALBERTI, che non finirò mai di ringraziare per avermi cercato e proposto di cantare per la sua etichetta discografica senza contratti esclusivi e senza firmare alcun che, ma soltanto la voglia di fare musica insieme e di divertirci. Eravamo in studio e ascoltavamo qualche canzone Pop degli anni ’80 che fa sempre piacere, ad un certo punto mi viene in mente un motivetto e glielo canto, nel giro di pochi minuti giuro lui inizia a creare una breve melodia, a questa segue un ponte e poi l’inciso, dopo tre ore avevamo imbastito il pezzo e cantato con parole inventate, come si fa all’inizio e tanto per dare una stesura precisa al brano. Poi dopo circa 20 giorni chiamo il mio amico palermitano Daniele PATERNO’ e gli dico che avevo una canzone dance pop speciale da comporre un testo in inglese, lui ha accettato volentieri ed insieme abbiamo creato il testo di Dancing in The Night che poi dopo un altro mesetto ho cantato in studio da Francesco a Massa ed abbiamo ultimato, poi lui ci mette la magia e viene una cosa professionale molto molto bella. Noi tutti, su questa canzone inedita ci crediamo veramente infatti dopo averla inserita su tutte le piattaforme digitali nel giro di 30 giorni ha già totalizzato circa 7.780 ascolti su Spotify e il numero continua a crescere.

Come riesci a bilanciare il rispetto della tradizione Eurobeat con le nuove tendenze musicali?

Semplice con la AMDN MUSIC abbiamo deciso di scrivere e cantare musica dal genere Dance Funky – Dance Pop e vedere cosa succede, io credo molto a questa scelta fatta con Francesco, anche se parlarne a paradossale dato che è lui che ha inventato il genere EUROBEAT ma che al momento si è sentito saturo da quel genere musicale e, ha voluto con forza cambiare il tiro. Scelta che francamente rispetto e che condivido, ma senza dimenticare il mio primo amore/sound musicale. Perciò nulla toglie che se venissi contattato dai produttori di “You don’t let me go” o da qualsiasi altro produttore che mi proponesse un brano dal genere EUROBEAT, io sicuramente accetterei la proposta, perché comunque è un genere che mi ha dato la popolarità e mi è rimasto nel cuore.

Quali progetti futuri hai in mente per espandere la tua carriera internazionale?

Innanzitutto, sto facendo di tutto per andare in tournée nel Sud – America in particolare in Brasile, dove mi aspetta con ansia il popolo brasiliano che ama il genere anni ’90 (Eurobeat), per cui parallelamente ai progetti che ho già descritto e parlato nelle precedenti domande, con il DJ Messicano Rolando Prince Canessa in arte DJ ZEROZ, conosciuto circa 5 anni fa sui social, abbiamo trasformato alcune mie canzoni vecchie e nuove, nel genere EUROBET della DWA. In questo modo ho prodotto del materiale accattivante e molto professionale che porterò nelle mie future serate in Sud America e poi spero anche in Italia, della durata di circa 40 minuti, che mi permetteranno di cantare in tutti i locali del Sud-America e di ritornare ad avere un briciolo di celebrità.

Descriviti in tre parole.

Sono un artista molto eclettico, testardo, con una voce riconoscibile, con tanta voglia di riprendermi ciò che mi è stato tolto in passato e fare ballare con le mie canzoni le vecchie e nuove generazioni.

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