DAVIDE GOTIK

DAVIDE GOTIK

Gotik è un rapper barese considerato una delle icone del Rap Made in Bari, tra i primi a portare la voce e l’identità della sua città a un livello mainstream. Dotato di un flow riconoscibile e potente, alterna nei suoi brani l’italiano al dialetto barese, costruendo un linguaggio musicale autentico e diretto, capace di parlare ai giovani di tutta Italia. Il suo stile, vicino al genere club, unisce ritmo e introspezione, trasformando le esperienze di vita quotidiana in racconti sonori nei quali molti si riconoscono. Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti nomi della scena nazionale come Sfera Ebbasta, Vincenzo da Via Anfossi e Marracash, pubblicando oltre undici dischi e numerosi singoli. Tra i brani più rappresentativi spiccano U Baar Nest, dedicato al Bari Calcio e capace di superare il mezzo milione di visualizzazioni su YouTube, e Sim u megghe paise, un omaggio sincero e crudo alla sua città, interpretato interamente in dialetto. Con la sua musica Gotik vuole essere la voce di Bari, raccontandone la forza, le contraddizioni e l’orgoglio, con l’obiettivo di portarla, attraverso il rap, tra le capitali musicali più importanti d’Italia. “Bambina”, il nuovo singolo di GOTIK, segna un punto di svolta nella scena rap italiana. L’artista barese, noto per la sua scrittura diretta e autentica, affronta con coraggio il tema della paternità, trasformandolo in un racconto musicale intenso e cinematografico. Il brano è una lettera d’amore di un padre alla propria figlia, ma anche una riflessione sulle paure, le responsabilità e le fragilità che accompagnano questo ruolo. GOTIK alterna forza e vulnerabilità, raccontando il desiderio di proteggere e, allo stesso tempo, il bisogno di essere tenuto saldo da chi si ama. Il suo linguaggio metaforico si fa potente nell’immagine della “pistola e della fondina”: lui come forza che difende, lei come equilibrio che lo contiene. È un simbolo della duplicità dell’essere genitore nel mondo di oggi, dove la protezione convive con la necessità di autocontrollo. Musicalmente, “Bambina” unisce rap e sonorità cinematografiche, in un’atmosfera densa di pathos e introspezione. GOTIK riesce così a trasformare un’esperienza personale in un messaggio universale, che parla di amore, paura e rinascita. Con questo brano, l’artista conferma la sua capacità di fondere potenza espressiva e profondità emotiva, offrendo al pubblico una delle riflessioni più sincere e toccanti sulla paternità contemporanea.

Cos’è per te la musica?

Per me la musica è vita , ma allo stesso tempo immortalità, questo è anche la mia essenza Gotica.

Cosa significa per te rappresentare Bari attraverso la tua musica?

È un enorme piacere e una responsabilità. Oggi nessuno rappresenta la città in maniera dignitosa, tutti uguali tutti monoflow con tematiche fake.

Come nasce la scelta di alternare l’italiano e il dialetto barese nei tuoi testi?

È il mio stampo. Utilizzo il dialetto spesso per tematiche forti e il messaggio arriva più d’impatto all’acoltatore, ma bisogna farlo bene.

Quanto conta per te mantenere viva l’identità della tua città nel rap contemporaneo?

Conta tanto, perché nella mia città gira tanta falsità nei personaggi e tanti fuffaguru con etichette o label che sono fallimentari. Vogliono solo soldi per comprare gli streaming.

Qual è stato il momento in cui hai capito che il tuo flow poteva diventare un vero marchio di fabbrica?

Subito, appena ho iniziato a fare rap, per il semplice fatto che chi ti ascolta, magari in radio, sa che sta ascoltando un mio brano.

C’è un brano tra quelli che hai scritto che senti più vicino alla tua storia personale?

bhe bambina è per mia figlia, è prettamente personale.

Come è stato collaborare con artisti come Sfera Ebbasta o Marracash?

Ho conosciuto Sfe a Milano in studio da Charlie Charles , ragazzo con una fame incredibile. Purtroppo per dinamiche ci siamo allontanati , ma avevamo un ottimo rapporto, sono sicuro che se c’è la possibilità di rivederci , scatterebbe un mega abbraccio. Marra , quando ho ricevuto il suo messaggio e la sua voce per il disco non ci credevo, per me è davvero il King del Rap. Devo menzionare , perchè doveroso, che tutto questo è grazie all’ amicizia/fratellanza che ho con RomeoRom della DOGO Gang.

Pensi che il rap in dialetto possa avere la stessa forza comunicativa di quello in lingua italiana?

Penso anche che se fatto bene, sia più forte del Rap Napoletano.

Quali sono le sfide più grandi per un artista che vuole restare fedele alle proprie radici ma guardare al mainstream?

Non farsi abbindolare da gente che non crede in lui realmente e che vuole solo i suoi soldi.
Io sono uno che pensa alla vecchia maniera meglio pochi streaming ma Reali.

In che modo la tua città ti ispira oggi rispetto agli inizi della tua carriera?

È diverso, prima m’inspirava tantissimo , ad oggi , delle volte mi fa quasi schifo e pena, perché penso che come città e scena non meriti nulla. Ti Faccio un esempio, ho fatto 3/4 canzoni sul Bari Calcio senza mai chiedere collaborazioni alla Società, poi basta che una tipa che fa Onlyfans si abbassa i pantaloni in curva nord per farla fare addirittura da sponsor della società calcistica. Che ne pensate voi?

Cosa sogni per il futuro di Bari nella scena musicale italiana?

Che abbia un identità e che qualcuno emerga , rispetti le proprie origini. Vedi ad Esempio una che ha fatto Sanremo , Bari le da la popolarità (il talento lo ha) e poi canta con la maglia del Napoli.

Descriviti in tre parole.

Autentico, intenso, visionario.

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