Kia è una giovane artista sarda, classe 2004, che ha costruito le sue radici musicali fin dall’infanzia, immersa in un contesto familiare dove la musica era parte integrante della quotidianità. Cresciuta con una madre cantante e un padre DJ, si è avvicinata naturalmente al mondo delle note, iniziando a suonare il pianoforte e la chitarra per poi intraprendere studi più approfonditi al conservatorio, perfezionando il suo talento. Nel gennaio 2023, debutta sulla scena musicale nazionale partecipando al talent show Amici, che le regala una forte visibilità e le consente di presentare il suo primo singolo, Iena. Il brano si rivela un successo immediato, raggiungendo oltre 1.241.000 stream su Spotify e conquistando l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. Poco dopo, a marzo 2023, incontra il producer Mark Tembo, figura emergente della scena urban, già attivo accanto ad artisti come Kid Yugi, Rocco Hunt e Nerissima Serpe, nonché collaboratore del format Real Talk. Tra Kia e Mark nasce fin da subito un’intesa creativa forte e spontanea, che si trasforma in un progetto musicale condiviso. Il lavoro si concretizza in sei tracce che uniscono ricerca sonora e sperimentazione, dando forma a un racconto musicale autentico e intenso. Tra questi brani, Cosa ci resta e No More spiccano per forza espressiva e profondità, rappresentando il cuore del percorso artistico che Kia sta tracciando con personalità, passione e una voce già riconoscibile nel panorama urban contemporaneo.
Cos’è per te la musica?
La musica per me è casa. È il posto dove mi sento più vera, più libera, più viva.
Qual è stato il momento preciso in cui hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?
Non c’è stato un momento solo. Ogni volta che, fin da piccola, cantavo o ascoltavo musica, sentivo dentro una sensazione speciale. Ogni volta mi dicevo: “Questa emozione vorrei provarla per tutta la vita.”
Come ti ha influenzata crescere in una famiglia così legata alla musica, con una madre cantante e un padre DJ?
È stato naturale, come respirare. La musica era sempre presente in casa, a ogni ora e in ogni angolo. Mamma mi ha trasmesso l’amore per il canto, papà il ritmo e la curiosità per i suoni. Crescere così mi ha insegnato ad ascoltare e a sentire le emozioni dietro ogni nota. Oggi la musica è il mio modo di esprimermi e di sentirmi me stessa.
Quali emozioni hai provato durante la tua esperienza ad “Amici” e come ha cambiato la tua carriera?
“Amici” è stato un vortice di emozioni: paura, gioia, gratitudine, crescita. Mi ha messa alla prova e mi ha fatto conoscere parti di me che non sapevo di avere. È stato un trampolino, ma anche un viaggio interiore.
Com’è nata la collaborazione con Mark Tembo e come descriveresti la vostra intesa creativa?
Ho sempre seguito Real Talk, una realtà che stimo tantissimo, da cui sono passati molti artisti che ammiro. Mark ne fa parte, e quando ci siamo conosciuti c’è stato subito qualcosa di speciale. Ci siamo riconosciuti al volo. La prima volta in studio abbiamo scritto subito una canzone: è stata un’intesa artistica immediata. Con lui c’è una sintonia rara, ci capiamo con uno sguardo, spesso senza nemmeno parlare. Lavorare insieme è naturale.
Tra i brani del tuo progetto, quali raccontano di più la tua personalità e il tuo vissuto?
Ce ne sono due in particolare: uno parla della mia fragilità, l’altro della mia forza. Insieme raccontano il mio equilibrio.
Come definiresti il tuo stile musicale e in che direzione ti piacerebbe evolverti?
Il mio stile è legato all’urban pop, ma sono un’amante di tanti generi e stili diversi. Mi piace sperimentare, lasciarmi ispirare, uscire dai confini. Adoro la musica in tutte le sue sfumature, e ogni volta cerco di portare qualcosa di nuovo.
Quali sono le sfide più grandi che hai incontrato finora nel mondo della musica?
Le sfide più grandi si incontrano ogni giorno. La musica è un mondo bellissimo, ma anche difficile e pieno di ostacoli.
Ci sono artisti o generi musicali che ti hanno ispirata particolarmente?
Sin da piccola ho ascoltato musica molto diversa. Amavo i Guns N’ Roses e il rock, poi sono arrivati gli Evanescence con quel mix di potenza e malinconia che mi ha colpita tantissimo. Crescendo mi sono avvicinata ai cantautori italiani come De André, Battiato e Vasco Rossi, che mi hanno insegnato quanto le parole possano essere profonde. Oggi ascolto molto anche artisti contemporanei come Lazza e Rihanna. Mi piace lasciarmi ispirare da mondi diversi, perché ogni genere ha qualcosa da raccontare.
Come vivi il rapporto tra sperimentazione sonora e autenticità nelle tue canzoni?
Per me sperimentare è fondamentale, mi piace provare suoni nuovi, ma senza mai perdere quello che sono. Ogni canzone deve raccontare qualcosa che sento davvero.
Descriviti in tre canzoni.
– Certe cose di Lazza.
– Abitudine di Lazza.
– Detox/Rehab di Marracash.

