Michele, nato a Latina nel 1990, è un performer italiano, ballerino e cantante, conosciuto per la sua attività di impersonator e sosia di Michael Jackson. Fin da giovane si dedica allo studio delle coreografie del Re del Pop, trasformando questa passione in una professione caratterizzata da grande cura dei dettagli, dai movimenti iconici ai costumi fedelmente riprodotti, fino al trucco ispirato al suo idolo. Si esibisce regolarmente in piazze, teatri e locali in tutta Italia con spettacoli tributo che ripercorrono i tour di Jackson, interpretando non solo le coreografie ma anche le parti vocali, accompagnato da musicisti dal vivo e ballerini professionisti. La sua formazione comprende studi presso la scuola Modulo Project di Latina, specializzazioni in hip hop e urban dance, e una certificazione nello “Jackson Style” ottenuta tra il 2015 e il 2016 con La Velle Smith Jr, coreografo ufficiale di Michael Jackson. Nel 2019 ha conseguito la certificazione come insegnante di danze urbane con la scuola Noha – Nation of Human Arts, mentre dal 2024 si dedica anche alla preparazione canora con la vocal coach Alessia Munno, seguendo il metodo Natural Mix Singing di Marco Clarizia. Nel 2021 fonda un proprio spettacolo tributo a Michael Jackson, curando personalmente ogni aspetto, dai cambi d’abito agli effetti scenici, fino alla fedeltà assoluta delle coreografie originali. Nel 2023 partecipa al programma televisivo “Avanti un Altro” su Canale 5, condotto da Paolo Bonolis, dove la sua interpretazione di Jackson entusiasma il pubblico. La sua attività ha attirato l’attenzione dei media locali e regionali: il settimanale Il Caffè lo ha definito “il Michael Jackson di Latina”, mentre LatinaToday ha raccontato il suo legame con la città e la sua crescita come artista di strada e performer professionista.
Cos’è per te l’arte?
Per me l’arte è la massima forma di libertà: la possibilità di esprimere ed esternare i propri sentimenti più profondi senza filtri.
Qual è stato il momento in cui hai capito che l’omaggio a Michael Jackson poteva trasformarsi da passione personale a carriera professionale?
L’ho capito a soli 15 anni. In quel periodo ho deciso che volevo vivere facendo ciò che Michael faceva: cantare e ballare. Non era soltanto un sogno, ma un desiderio autentico e fortissimo che mi ha spinto a intraprendere questa strada.
Come vivi il confronto continuo con un artista di fama mondiale come Michael Jackson e in che modo cerchi di dare una tua impronta personale agli spettacoli tributo?
In realtà non vivo questo confronto, perché non ho mai pensato di paragonarmi a lui: Michael è il numero uno al mondo, inarrivabile. Quello che faccio nasce dall’amore e dalla riconoscenza nei suoi confronti. Nei miei spettacoli cerco di trasmettere al pubblico il suo genio assoluto come artista e la sua straordinaria dolcezza come essere umano.
Quale delle coreografie di Jackson ti ha richiesto più impegno nello studio e nella preparazione?
Senza dubbio Dangerous, creata da LaVelle Smith Jr., coreografo ufficiale di Michael. Ho avuto l’onore di studiare e perfezionarmi con lui nel 2015 e nel 2016, ed è stata un’esperienza formativa di altissimo livello.
C’è un ricordo particolare legato al tuo debutto come impersonator che porti ancora con te?
Sì, assolutamente. Avevo 20 anni e fu il mio amico Vincenzo, che oggi è anche il mio producer, a convincermi a salire sul palco nonostante la mia forte timidezza. Mi esibii con Billie Jean in un locale di Latina: il pubblico apprezzò e quella gratificazione fu la scintilla che mi spinse a continuare. Sono passati più di 13 anni da allora.
Quanto conta per te la preparazione canora nel completare la fedeltà delle tue performance?
Moltissimo. Per questo studio a Roma con la maestra Alessia Munno, insegnante certificata nel metodo Natural Mix Singing ideato da Marco Clarizia. Clarizia ha avuto modo di studiare lo Speech Level Singing direttamente con Seth Riggs, storico vocal coach personale di Michael Jackson, e sulla base di quell’esperienza ha sviluppato il Natural Mix Singing, portandolo in Italia come unico referente. Questo percorso mi consente di crescere costantemente a livello vocale e di rendere le mie performance quanto più complete e autentiche possibili.
Che tipo di rapporto hai con il pubblico quando ti esibisci dal vivo e quanto influisce sulla tua energia sul palco?
Il rapporto con il pubblico è fondamentale. La sua energia mi carica e influenza in modo decisivo le mie performance, spingendomi a dare sempre il massimo.
Quali sono le sfide principali che incontri nel curare ogni dettaglio di uno spettacolo tributo, dagli effetti speciali ai costumi?
Le sfide sono tante, a partire dall’estetica. Per i costumi, ad esempio, ho acquistato repliche originali dagli Stati Uniti, ma ho curato personalmente anche ogni dettaglio del mio aspetto: dalle sopracciglia ricreate con il microblading ai capelli naturali (non uso parrucche), fino a piccoli ritocchi estetici come il filler al naso e la fossetta al mento. Tutto per avvicinarmi il più possibile alla somiglianza con Michael.
Qual è stato l’impatto della tua esperienza televisiva ad Avanti un Altro sulla tua visibilità artistica?
È stato molto importante. Grazie a quella partecipazione molte persone mi hanno conosciuto e la mia popolarità è cresciuta enormemente. Paolo Bonolis è un conduttore straordinario: ho avuto il piacere di fargli da assistente in puntata ed è stata un’esperienza divertente e memorabile.
Che ruolo ha avuto la tua città, Latina, nel tuo percorso artistico e personale?
Latina ha rappresentato l’inizio di tutto. Ho iniziato come artista di strada, ispirato dal mio amico Emiliano Fiacchi, e con grande coraggio mi sono esibito davanti ai miei concittadini, nonostante la timidezza e le paure iniziali. Con quello che guadagnavo ho potuto investire nei costumi, nello studio del canto e della danza. È stata la mia palestra artistica e umana.
Hai in programma di portare i tuoi spettacoli anche fuori dall’Italia per un pubblico internazionale?
Sì, è il mio sogno più grande: portare i miei spettacoli in tour nel mondo. Vivo per fare show e per ricordare Michael, l’artista a cui devo tutto, perché è grazie a lui se ho creduto in me stesso e nelle mie capacità.
Descriviti in tre parole.
Carismatico, sensibile, coraggioso.





Foto Roberto Scorta