SCARLET DEANGE

SCARLET DEANGE

Scarlet, nome d’arte di Carla De Angelis, è una cantautrice italiana originaria delle Marche che si distingue nella scena pop-soul indipendente. La sua musica unisce sonorità soul, R&B e pop, dando vita a un linguaggio autentico e ricco di introspezione, in cui esplora temi come la crescita personale, l’identità e le emozioni più profonde. Trasferitasi a Roma per seguire la propria vocazione artistica, ha partecipato a selezioni di talent show come X Factor e Italia’s Got Talent, scegliendo tuttavia di mantenere la propria indipendenza creativa e di costruire un percorso personale, libero da schemi. Nel 2025 pubblica Simply Me, un album interamente in inglese che rappresenta un omaggio sincero al sound e all’anima della Motown, fondendo eleganza retrò e sensibilità contemporanea. Oltre alla musica, Scarlet è impegnata nella sensibilizzazione su temi legati alla salute mentale e all’identità femminile, condividendo con il pubblico il proprio vissuto e trasformando la vulnerabilità in forza espressiva. Attualmente è al lavoro su nuovi progetti musicali che promettono di raccontare, ancora una volta, la sua verità con voce intensa e autentica.

Cos’è per te la musica?

Il mio ossigeno e l’ essenza della mia vita.

Qual è stato il momento in cui hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada principale?

Alle medie, quando sentì Jailhouse Rock di Elvis Presley per la prima volta. È sentendo quei suoni che ho desiderato tanto studiare la chitarra.

In che modo la tua esperienza nelle Marche ha influenzato il tuo stile musicale e la tua sensibilità artistica?

Sono cresciuta nelle Marche, ho vissuto con mia nonna che metteva dischi di Frank Sinatra, ho avuto un infanzia ed una adolescenza buia, di notte scrivevo le canzoni e la mattina andavo a scuola, come uno zombie ovviamente.

Cosa ti ha spinto a trasferirti a Roma e come ha cambiato il tuo percorso creativo?

A Roma ho trovato nuove possibilità, fatto esperienze ed ho fatto una bella vita insieme a mio figlio che portai con me. Ho potuto sperimentare sonorità nuove e fare tanti concerti.

Come riesci a coniugare sonorità soul, R&B e pop in un linguaggio così personale e autentico?

Penso che ogni essere umano abbia dentro tipo un marchio, come per il dna che ci dà dei caratteri diversi. A me esce in quel modo perché ho ascoltato parecchio quei generi fino a farli miei, e dopo ho potuto fare quello che ne volevo con assoluta trasparenza.

Quando componi, parti dalle emozioni o dalla melodia?

Dalle emozioni, raramente dalla melodia.

Quale messaggio speri di trasmettere al pubblico attraverso “Simply Me”?

Che non esistono solo i suoni elettronici e che la musica vintage vale la pena di essere ascoltata a cuore aperto.

La tua musica affronta spesso temi legati alla crescita personale e all’identità: quanto di te stessa metti in ogni canzone?

Dentro ogni mio brano o ci sono io oppure qualche amore.

Come vivi il processo creativo quando lavori a nuovi progetti musicali, rispetto alla produzione di un album già consolidato?

Parto dagli accordi più semplici, creo lo scheletro del brano accompagnando una melodia con la.chirarra o con il piano, però devo già avere il testo, poi man mano creo più tracce e arricchisco il brano con magari fiati, violini. Le prime cose che registro comunque sono gli accordi e la batteria, la voce per ultima cosa. Il processo creativo è divertente al inizio ma man mano che vai avanti diventa stressante

La tua attività di sensibilizzazione su salute mentale e identità femminile influisce sul tuo approccio artistico? In che modo?

Sensibilizzo solo sulla salute mentale , trovando dei suoni o dei testi che rispecchino l aspetto della dipendenza o di disturbi come la depressione. Questo per fare sentire alle persone che c è qualcuno che si sente come loro e le capisce

Ci sono artisti o esperienze musicali che hanno lasciato un’impronta indelebile nel tuo percorso e nella tua evoluzione stilistica?

Il mio primo concerto lo feci in una grande piazza, avevo solo 14 anni. Mentre vedevo le persone che mi ascoltavano mi sembrava di vivere un sogno e cioè che per la prima volta nella mia vita ero veramente ascoltata da qualcuno

Descriviti in tre parole.

Tremenda, riposino, determinata.

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