Sotto il sole di Monaco, la Vespa diventa arte. Montecarlo brilla sotto il sole di maggio e, tra le curve vertiginose del lusso, dove tutto sembra gridare potenza e prestigio, qualcuno sceglie di parlare un’altra lingua: quella dell’emozione. Mentre supercar dalle linee aggressive sfrecciano sotto i riflettori e l’alta orologeria mostra i suoi meccanismi come fossero gioielli da laboratorio, Dino Bruscino porta con sé qualcosa di più profondo. Porta la dolcezza del vento sulla pelle, il rumore leggero dei pensieri in viaggio, la memoria di un’Italia che ha fatto della bellezza una religione. Porta la Vespa… sì, ma non come l’abbiamo mai vista prima. Con il suo stile inconfondibile, Dino trasforma l’icona su due ruote per eccellenza in una scultura mobile, in un’esperienza estetica da vivere più che da possedere. Le sue creazioni, Pistacchiotto e Mareaperto, si presentano al pubblico del Principato come due manifesti emozionali, ognuna con la propria anima, ognuna con il proprio sussurro. Pistacchiotto è un invito al ricordo: un viaggio sensoriale che parte da una palette verde pastello per arrivare al cuore di chi, almeno una volta nella vita, ha sognato una fuga romantica tra colline e cieli chiari. Ogni dettaglio parla d’amore per l’artigianalità italiana — dalla pedana in teak inciso a mano alla sella dal taglio sartoriale, fino al piccolo kit da picnic — perché il lusso più vero è fermarsi a godersi il tempo. Mareaperto, invece, è un’ode alla libertà contemporanea: quella linea blu che separa la terra dal desiderio. È silenziosa, elettrica, sofisticata — una Vespa che non ha bisogno di rumore per farsi notare. Con i suoi accessori futuristici e il design che strizza l’occhio al mondo nautico, sembra uscita da un sogno mediterraneo, in cui il viaggio non ha meta ma solo direzione: avanti, con eleganza. Nessun altro stand del Top Marques Monaco 2025 ha saputo generare un tale cortocircuito emotivo tra tradizione e futuro. Dino Bruscino non è lì per stupire, ma per far vibrare. Non espone un mezzo: racconta un tempo. Le sue Vespa sono creature vive, cariche di memoria e desiderio, sospese tra la perfezione meccanica e la poesia della strada. A Montecarlo, dove il mondo corre sempre veloce, Bruscino ricorda a tutti che il vero lusso non è l’iperbole, ma la cura. Non è la corsa, ma il viaggio.
“Non disegno motori: disegno sogni che sanno camminare.
Ogni Vespa è una storia, ogni storia è un pezzo d’anima su due ruote.”
— Dino Bruscino
di Charlotte Madeleine Castelli