ANCESH BROWN

Ancesh, originaria di Benevento, è una figura artistica in costante evoluzione. Dopo un brillante percorso all’Istituto Tecnico di Ragioneria, ha frequentato per due anni l’Università di scienze statistiche e attuariali prima del suo ingresso nelle forze armate. Nonostante questo percorso, la sua sete di conoscenza artistica l’ha spinta ad uno studio incessante e autodidatta della pittura, tracciando le sue radici nelle opere di giganti come Klimt, Picasso e Kiefer. I suoi viaggi a Parigi, Madrid, New York, Messico e Thailandia si rivelano non solo come esperienze geografiche, ma come tasselli chiave che plasmano la sua visione artistica. Ancesh crea un linguaggio cromatico esclusivo, una firma visiva che la contraddistingue. Nella sua arte materica, la padronanza delle tonalità dall’oro, al bronzo, alla terra diventa il mezzo attraverso cui esprime una riflessione profonda e ineluttabile sulla vita. Attraverso la texture avvincente delle sue opere, offre uno sguardo penetrante nel suo mondo interiore, intrecciando emozioni, esperienze e una visione filosofica della vita. La sua arte diviene un percorso in cui la materia si trasforma in un linguaggio narrativo, offrendo uno specchio riflesso della complessità dell’esistenza umana.

𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗵𝗮𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲?
Disegno da quando ero piccola perché mio nonno dipingeva e mio padre mi ha sempre sostenuto comprandomi i miei primi libri di disegno quando avevo 9 anni.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮? 𝗘 𝗹’𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
Le mie opere nascono dal bisogno di dare forma alle mie emozioni che altrimenti non riuscirebbero ad emergere così forti e traggo ispirazione fondamentalmente da un mondo in decadenza a causa delle guerre e della poca empatia tra le persone, sperando che possa riuscire a smuovere qualcosa nell’animo di chi guarda le mie creazioni.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗲?
La mia arte è materica, il rilievo dona movimento e impatto! È come potersi immergere in ogni singola opera e pensare di poterci entrare dentro perdendosi nel proprio animo.

𝗨𝗻 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲?
Il mio artista preferito è Anselm Kiefer perché le sue istallazioni sono come mondi nei quali perdersi e i suoi messaggi sono forti e struggenti.

𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?
Nel mio futuro c’è una mostra d’arte personale che terrò verso fine giugno in una località bellissima in provincia di Bergamo a cui siete tutti invitati!

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