PAOLA LOMUSCIO

PAOLA LOMUSCIO è nata a Bari e vive ad Andria. Ha frequentato l’Istituto d’Arte, ma, solo grazie all’impegno e allo studio da autodidatta, è riuscita a raggiungere diversi successi anche internazionali, a partire dal suo ritratto di Totò apparso come copertina su Zero Assoluto, un giornale dedicato alla vita notturna pugliese. Il suo ritratto di David Bowie è stato esposto per due edizioni (2015/16-2016/17) nella mostra/omaggio “Bowie BlackStardust” presso la galleria SpazioCima di Roma; mentre una stampa fotografica del suo ritratto di Bruce Springsteen fa parte della collezione permanente “The friends of Bruce Springsteen Special Collection” presso la Monmouth University del New Jersey. Un suo ritratto di Bruce Springsteen ha fatto parte della mostra ufficiale del cantante organizzata per i suoi 70 anni presso il Monmouth County Historical Association in New Jersey per tutto il 2019/20. Il ritratto di Frank Sinatra, infine, è stato selezionato per una mostra collettiva sul cantante presso l’Ateneo Jaqués in Spagna. Nel 2017, con la casa editrice La Ruota Edizioni ha pubblicato il suo primo volume di illustrazioni “Io e la mia matita”. Nel 2020 esce il suo secondo libro sempre con la casa editrice La Ruota Edizioni “Io e la mia matita” – parte 2. Una sua illustrazione è presente nel libro ufficiale di Alberto Sordi “Alberto Sordi Segreto” scritto da Igor Righetti (cugino di Alberto). Mostra 2022 su VITTORIO GASSMAN a Roma. Mostra 2023 su Phil Collins Day a New York City. Ha collaborato con l’azienda STAEDTLER ITALIA per vari progetti.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮?
Gli occhi, sono la parte più importante in un volto. Ecco, io inizio proprio da lì. Lì si cela, la nostalgia, la malinconia, la felicità e la tristezza. Tutte le nostre emozioni, che a volte cerchiamo di nascondere sul nostro volto. Ecco, loro sono i nostri specchi retrovisori.

𝗖𝗼𝘀’𝗲’ 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲 𝗹’𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
Mi ispiro a tutto ciò che mi circonda. Il cinema, la musica, la moda. L’ispirazione a volta si nasconde, durante la quotidianità. Facendo capolino all’improvviso. È una burlona.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗲?
Il bianco che si sposa con il nero. Le sfumature di grigio che accarezzano i tratti della matita. Enigmatica, perché non sono solo volti, ma espressioni della mia anima.

𝗨𝗻 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲?
ANDY WARHOL.

𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?
Non amo programmare, vivo la quotidianità. L’importante, è trovarsi al lavoro. E poi, chissà…

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