ALBERTO DIZIONE

ALBERTO DIZIONE (Dizetaenne Art) Sono nato a Milano, ho 45 anni, sono del 1978, e la mia passione per l’arte è nata quando ero bambino, era un bisogno fortissimo che cresceva dentro di me, non so spiegare perché. Era così e basta ed è stata una fortuna perché sin da piccolo ho avuto ben chiaro il percorso che avrei voluto seguire. Sono cresciuto divorando libri fotografici sui più celebri artisti della storia e mi sono appassionato in particolare alla Pop Art.

Come hai iniziato a disegnare in digitale?

Le mie basi artistiche nascono con il disegno a mano: matita, acquerello, pastelli. Poi, con il tempo. mi sono appassionato al digitale, così ho cercato di trasportare la mia arte su computer e tavoletta grafica e, giorno dopo giorno, ho perfezionato il mio stile. Unire la manualità al digitale mi ha dato modo di sfruttare le infinite possibilità di strumenti come pennelli, sfumature, livelli. La mia tecnica è nata così.

Che cosa ti ha spinto a abbracciare le tecniche digitali?

La voglia di scoprire: ero affascinato dalle molte possibilità che poteva offrirmi, dagli strumenti che forniva e dalle idee che mi permetteva di realizzare. Il digitale mi appaga e i risultati sono sempre più soddisfacenti.

Come inizia il tuo processo creativo?

Inizia con la scelta del soggetto da rappresentare: mi deve emozionare, deve trasmettermi una forte ispirazione. Poi, la sua storia, il suo vissuto e la sua opera devono trasportarmi nel suo mondo: mi serve per entrare in sintonia con lui e avere l’ispirazione per riversare nel mio artwork tutto quello che ho assorbito. La musica per me è fondamentale e, infatti, la maggior parte dei miei artworks raffigurano musicisti. Mentre creo, ascolto sempre la musica creata dalla persona che sto ritraendo per entrare nel suo mondo e avere la massima ispirazione.

Come scegli la foto da ritrarre?

Parto selezionando più immagini che siano d’impatto e rappresentative del soggetto e creo la mia versione in digitale, stilizzando al massimo i lineamenti secondo la mia visione. Poi, con l’uso di pennelli, creo forti contrasti e arrivo alla mia rappresentazione del personaggio. Mi affascinano i fulmini, quindi spesso li raffiguro, prevalentemente sullo sfondo.

Quale è l’obiettivo dei tuoi artwork?

Miro a realizzare rappresentazioni di impatto per colpire chi le guarda: voglio trasmettere emozioni e “fare entrare” nel quadro, grazie ai colori brillanti e ai simboli con cui ritraggo i miei soggetti. Ammiro la pop art e così i suoi colori forti, brillanti e decisi sono diventati una componente fondamentale nella mia arte. Ho intitolato i miei ritratti “Timeless Portraits”, “ritratti senza tempo”.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Come dicevo prima, la musica è una grande fonte di ispirazione. Una canzone può trasmettermi un emozione, un’idea, una sensazione che devo subito mettere su carta e poi in digitale. Le fonti di ispirazioni sono molte, alcune idee mi vengono mentre viaggio in moto: l’adrenalina e la velocità mi stimolano tantissimo. E poi mi stimolano il sorriso dei miei figli, la loro voglia di scoprire il mondo e la vita.

I soggetti dei tuoi artwork hanno molte sfaccettature: perché?

Perché grazie alle sfaccettature colgo molti lati dell’arte e della personalità di chi ritraggo. Se si tratta di un musicista, mi piace raffigurarlo mentre si esibisce o assume pose particolari, mentre per un attore cerco di mettere più sfumature, per le quali mi ispiro ai diversi ruoli che ha interpretato.

C’è un artwork di cui sei particolarmente orgoglioso?

Mi rende orgoglioso quando i miei artwork vengono apprezzati dai soggetti ritratti. È capitato con Claudio Cecchetto, che ha condiviso via Instagram il suo ritratto, poi ci sono stati i complimenti di Gianna Nannini, Jovanotti, Andrea Delogu, Paolo Ruffini, Dj Ringo, Marco Mazzoli, patron dello “Zoo di 105”, Paolo Conticini e Pino Insegno. Grande soddisfazione mi hanno dato un artwork dedicato ai Muse, ricondiviso dal gruppo sul suo Instagram e che, dopo che lo ho stampato, è esposto nello studio dell’emittente Radiofreccia.

Ma se dovessi citare uno solo dei tuoi artwork, quale citeresti?

Quello realizzato per Rocco Siffredi. Mi ha sempre affascinato come persona e professionista. Il suo vissuto e il suo pensiero mi hanno colpito e la sua riconoscenza e il suo apprezzamento sono stati una grande gioia. Ci siamo incontrati quando gli ho consegnato la stampa, fatta su tela montata su telaio in legno, del suo ritratto: conoscerlo ha confermato tutto il bene che pensavo di lui.

Quali sono le competenze più importanti che un artista digitale dovrebbe sviluppare?

La pratica è il mezzo migliore, accompagnata da tanta creatività e desiderio di sperimentare. È importante studiare per capire le possibilità e gli strumenti che il digitale può fornire.

Come vedi il futuro dell’arte digitale?

L’arte digitale può avere sempre più presa nel futuro. È innovativa e, di conseguenza, in continuo sviluppo. Detto questo, mi spaventa l’intelligenza artificiale perché è la morte della creatività e dell’autenticità. Voglio però sperare che non farà parte dell’evoluzione dell’arte digitale.

E dell’arte NFT che cosa pensi?

Sta prendendo sempre più piede, ma è un mondo virtuale e, per quanto mi riguarda, continuo a preferire la realtà.

Hai consigli per chi sta iniziando a disegnare in digitale?

Posso solo dire che serve tanta curiosità. Io ho sperimentato tanto, ho sempre nutrito la curiosità di scoprire, la voglia di provare nuove soluzione, mettendo in conto che si può fallire ma che si può sempre ritentare finché si vedono arrivare i risultati. Nel digitale è importante non porsi limiti, perché gli strumenti che offre, uniti alla creatività, danno la possibilità di realizzare qualsiasi cosa.

Progetti futuri?

Posso dire di essere un vulcano di idee e ho sempre progetti in cantiere. Uno coinvolge Virgin Radio, ma non posso ancora parlarne nei dettagli, mentre un altro riguarderà ancora Rocco Siffredi con cui ho mantenuto i rapporti. Voglio poi realizzare una serie di artwork dedicati alla memoria dalle leggende della musica mondiale scomparsi. Tra i vari progetti ho in programma una mostra virtuale ora ancora in lavorazione.

Dove si possono vedere i tuoi lavori?

I miei artwork si possono vedere sul mio profilo Instagram @dizetaenne_art e contattarmi sullo stesso profilo per qualsiasi informazione.

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