MARCO DONATI

MARCO DONATI Artista autodidatta. Fin da bambino sviluppa una naturale sensibilità e predisposizione per il disegno e la scrittura imparando a farlo sulle ginocchia del nonno. Si avvicina alla pittura nel 2019 al termine di un percorso artistico che lo ha visto districarsi tra il disegno, le parole, la musica, la fotografia e la computer grafica. Adesso si esprime attraverso dipinti astratti ed arte digitale. Dagli esordi pittorici ad oggi, ha partecipato a diversi concorsi internazionali come il Luxembourg Art Prize e il Prisma Art Prize mentre le sue opere sono state esposte in mostre collettive in Italia e all’estero (Roma, Genova, Madrid, Miami). È apparso anche in alcune pubblicazioni tra cui la rivista canadese d’arte “Observica”, l’Art Anthology Vol. III (fine 2021) e l’Art Anthology Vol. VII (Marzo 2024) entrambi presentati presso il Circolo delle Belle Arti di Madrid.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮?
Nasce sempre davanti ad una tela o ad un foglio bianco, senza alcuna premeditazione. La mia è, principalmente, un’esecuzione istintiva. Quello che viene fuori dopo la prima mano di colore è ciò che ne determinerà poi il risultato finale. Per adesso ho constatato che ragionare troppo o voler riportare qualcosa che ho in testa sulla tela non mi fa ottenere risultati che mi soddisfano pienamente. Solo quando il cervello si spegne e riesce a parlare la mia voce nascosta vengono fuori le cose migliori (a mio avviso), quelle che riescono a darmi più emozioni e maggiori sensazioni positive.

𝗖𝗼𝘀’𝗲’ 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲 𝗹’𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
L’ispirazione è una cosa molto difficile da trovare e riuscire a comprendere a fondo. Può essere un’idea nel cuore della notte o un’intuizione del momento; la sfida è riuscire ad afferrarla al volo e tramutarla in qualcosa di tangibile. E’ come se fosse una compagna silente che mi sta accanto e che può, in qualsiasi momento, darmi una mano o mettermi in crisi.

𝗤𝘂𝗮𝗹e 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲’?
Quando dipingo prediligo l’uso di spatole, pennelli e colori acrilici anche se, a volte, mi è capitato di introdurre gesso o paste materiche. Anche quando lavoro in digitale cerco sempre di dare spazio alle emozioni che mi invadono attraverso forme e colori in chiave astratta.

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲’ 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮?
Sono da poco tornato da Madrid per la presentazione di un book di arte a cui ho partecipato assieme ad artisti da tutto il mondo. Ho, inoltre, allacciato contatti con alcune gallerie spagnole con cui credo di poter iniziare a lavorare quanto prima.

𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?
Sto lavorando ad una nuova serie di quadri ed ho in programma di partecipare ad un paio di esposizioni collettive sul territorio. Sto anche progettando una piccola esposizione personale nella mia Livorno.

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