VITO LADISA

VITO LADISA

Vito Ladisa è un artista autodidatta nato a Bari nel novembre del 1979. Fin dall’infanzia ha coltivato una grande passione per il disegno, riproducendo i suoi personaggi Disney preferiti con matita e carta. Dopo il diploma in ragioneria, ha seguito il suo sogno artistico iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti, dove ha conseguito il diploma accademico in Scenografia. Successivamente ha lavorato come scenografo per diversi anni, collaborando con teatri e villaggi turistici. Tuttavia, il richiamo dell’arte visiva lo ha riportato alla sua prima passione: il disegno. Specializzandosi in ritratti iperrealistici, ha immortalato celebri personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, tra cui Hulk Hogan, Roberto Benigni e Fiorello, a cui ha avuto l’onore di consegnare personalmente il proprio lavoro. Negli ultimi anni, Vito ha rivolto la sua attenzione alla sua città natale, Bari, e al suo santo patrono, San Nicola. Da questa ispirazione è nata una serie di opere in cui ha immaginato un inedito incontro tra la città e i personaggi Disney. Nelle sue creazioni, Paperino osserva incantato la preparazione delle orecchiette della signora Nunzia, Nonna Papera si cimenta nella realizzazione della focaccia barese, mentre Topolino e Pippo assaggiano i tipici taralli sotto la guida del loro speciale Cicerone, San Nicola. Questa idea ha dato vita a una collaborazione con Antonio Petroni, proprietario della pizzeria San Marzano di Bari, incentrata sul riciclo creativo dei barattoli dei pelati. Questi contenitori vengono trasformati in piccole opere d’arte con soggetti legati alla città di Bari e a San Nicola, diventando oggetti decorativi e funzionali come porta fiori o porta oggetti. Ogni anno viene realizzata una nuova edizione, rendendo il progetto un appuntamento artistico ricorrente. Parallelamente, ha disegnato un calendario per CasaBari, in cui San Nicola è rappresentato accanto ai giocatori storici del Bari Calcio, simboleggiando la sua presenza costante accanto alla squadra, sia nei momenti di gloria che in quelli più difficili. Tra le sue creazioni più recenti, spicca la tela pop art intitolata “Love”, dedicata all’evoluzione dell’amore. Quest’opera raccoglie icone romantiche della cultura pop: dal primo sguardo ispirato alle opere di Roy Lichtenstein agli abbracci di Olivia e Braccio di Ferro, dalla passione delle labbra dipinte alla galanteria di Homer per Marge, fino all’amore giocoso di Super Mario e la sua principessa. Il quadro è completato dai baci di Topolino e Minnie, dalla felicità di Paperino e Paperina e da un cuore in stile Keith Haring con la frase “I chose love” (“Ho scelto l’amore”). Con il suo lavoro, Vito Ladisa continua a esplorare l’arte come mezzo espressivo e narrativo, coniugando tradizione, cultura pop e un forte legame con la sua terra.

Cos’è per te l’arte?

L’arte è creatività in ogni sua forma. La possiamo trovare in una canzone, in una poesia, in un dipinto e così via. Per quanto mi riguarda, io amo cercare l’originalità in un’opera e ambisco a mia volta ad essere originale. C’è un dipinto in particolare che mi affascina ogni qual volta io lo veda: “Las Meninas” di Velasquez (studiarlo è stata una vera gioia e sorpresa). In  architettura, la massima rappresentazione della parola “Arte”, a mio parere, è data dalle bellissime forme di Antoni Gaudi.

Qual è stato il momento in cui hai capito che l’arte sarebbe stata il tuo percorso di vita?

Sin da piccolo ho disegnato e, essendo molto timido, il disegno mi ha aiutato molto ad integrarmi con amici e parenti. Mi è sempre piaciuto sentirmi dire: “ma quanto sei bravo Vito!”. Quei complimenti mi facevano stare bene, mi facevano sentire importante e, dopo il diploma in ragioneria, frequentare l’accademia delle Belle Arti mi ha aperto ad un mondo che mi ha fatto capire che quello sarebbe stato il mio percorso di vita.

Cosa ti affascina maggiormente dell’iperrealismo e come scegli i soggetti dei tuoi ritratti?

L’ iperrealismo rappresenta una sorta di sfida alla verità della fotografia. Da appassionato del disegno, ho voluto provare a raggiungere lo stesso livello di esattezza. Inoltre, da quando ho iniziato a disegnare, i ritratti mi hanno sempre attratto. Il mio sogno è sempre stato quello di realizzare un ritratto che sembrasse una foto inducendo chi lo guarda ad esclamare “ah, ma è un disegno!”. I soggetti dei miei ritratti sono tutti personaggi che ho sempre ammirato e stimato come, per esempio, Roberto benigni e Fiorello. Ogni qual volta mi capiti di vederli in TV, mi fanno star bene dandomi quella spinta in più per migliorare nei miei lavori.

Da dove è nata l’idea di unire i personaggi Disney con i vicoli di Bari e San Nicola?

Adoro l’uomo Walt Disney; lui era un visionario e ha dato veramente tanto per creare quel marchio che ora conosciamo tutti. Ha rischiato di ritrovarsi sul lastrico ma poi alla fine ha sempre avuto ragione sulle sue idee e creazioni. Ho pensato che sarebbe stato bello e magico unire, in alcuni disegni, due mondi che hanno da sempre contraddistinto la mia vita e il mio immaginario creativo: i personaggi Disney e la mia città Bari con San Nicola che li porta a spasso per le vie. Il risultato è stato ottimo e alla gente è piaciuto molto.

C’è una tradizione o un elemento della cultura barese che vorresti ancora rappresentare nelle tue opere?

La cultura barese è varia ed è fatta di tradizioni e modi di vivere semplici e antichi allo stesso tempo. Sarebbe bello disegnare le tante storie che mia nonna mi raccontava da piccolo sulla storia di Bari Vecchia per mantenere vive le tradizioni.

Il calendario di CasaBari ha avuto grande successo: hai in mente altri progetti legati alla squadra o alla città?

Sono molto contento del successo del calendario. Mi sono divertito tanto nel disegnarlo. È bello pensare che San Nicola sia sempre con noi sia in momenti belli, ma soprattutto in quelli più bui. Con CasaBari stiamo già progettando un secondo calendario per l’anno che verrà.

Quali sono gli artisti o le correnti artistiche che hanno influenzato maggiormente il tuo stile?

È difficile rispondere a questa domanda perché, in ogni artista studiato trovo sempre qualcosa di interessante a cui ispirarmi.  Caravaggio e Tiziano mi hanno da sempre ispirato: il primo per la gestione della luce e per il realismo delle sue opere, l’altro per la perfezione dei corpi e l’uso dei colori. Studiando scenografia ho, poi, scoperto Gaudi in tutte le sue “visioni”magiche. Andando avanti negli anni ho anche scoperto la Pop Art: Andy Warhol eRoy Lichtenstein con tutti i loro lavori colorati e appunto “pop”. Da quando sono sui social un artista che mi ha fatto riscoprire la voglia di perfezionarmi e raggiungere in un ritratto la perfezione di una foto è stata un artista americana di nome Heather Rooney.  I suoi ritratti sono fantastici, realizzati tutti con matite colorate.

Hai mai pensato di sperimentare con tecniche o materiali diversi rispetto a quelli che usi ora?

Il mio motto è “evoluzione”. Devo essere bravo ad evolvermi. Si cerca  ogni giorno di alzare l’asticella sempre più. Per esempio, ho cercato di cambiare spesso materiali, strumenti e tecniche. Quando ero piccolo ho iniziato con i classici colori a pastello e gessetti; nella mia esperienza di scenografo invece mi sono cimentato con i grandi spazi usando pitture acriliche, spray, sughero, compensato e altro. Ora mi ritengo abbastanza bravo nel maneggiare le matite colorate e semplici penne bic. Ultimamente sto iniziando a dipingere su Tela ispirandomi ad opere in Street art e Pop Art e un esempio è la tela che ho chiamato: “Love!”

Se dovessi rappresentare la tua carriera artistica in un’unica opera, quale sarebbe il soggetto?

Come ho detto prima, un’opera che mi ha sempre colpito è “Las Meninas” di Velasquez. Quel quadro mi ha sempre fatto riflettere sul rapporto tra la verità e la finzione e mi piacerebbe un domani trasmettere alla mia maniera questi concetti. Sarebbe bello disegnare in una grande stanza (che rappresenterebbe il mio Cuore) tutti i miei cari che ora non ci sono più (purtroppo oltre i nonni non ho neanche più i genitori). Li disegnerei mentre guardano e sorridono verso lo spettatore e in fondo ci sarebbe uno specchio dove si riflette il mio volto dove io sorrido loro. Mi vengono i brividi solo a scriverlo.

Progetti futuri?

La prima settimana di Marzo terrò una mostra a Bari delle mie opere sulla mia città con protagonista San Nicola. Ad Aprile sarà la volta di un altra mostra sempre a Bari, questa volta dei miei ritratti di personaggi della musica, TV e cinema. Poi il 10 maggio mi sa che ho un appuntamento in chiesa per sposarmi con la mia amata fidanzata! Per il futuro spero che questa passione diventi un lavoro, spero di continuare a fare tante mostre e chissà un giorno essere rappresentato da una Galleria con un mio catalogo.

Descriviti in tre colori.

Giallo come il mio essere sempre solare e sognatore. Blu come il mare della mia Bari. Rosso come la passione per l’Arte!

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *